Jonas Mekas: The life of a happy man

Alla vigilia dei novant'anni, l'artista di origine lituana conferma la sua inaudita freschezza, portando il suo ultimo film alla Serpentine Gallery, che si trasforma così nella cabina di montaggio di uno dei più interessanti artisti visivi viventi.

Mentre a Parigi il Centre Georges Pompidou propone una delle retrospettive più complete mai realizzate su Jonas Mekas e mentre Pip Chodorov dà alle stampe per le edizioni Paris Experimental il primo catalogo ragionato della sua opera (J.M.: Films, Videos, Installations 1962-2012), le immagini dell'artista di origine lituana fanno ancora una volta irruzione, grazie a una magnifica cospirazione dei suoi sostenitori, nel contesto dell'arte contemporanea.

Agnès B gli apre le porte della Galerie du Jour a Parigi perché vi presenti gli anni commoventi dell'arrivo a New York nel dopoguerra e Hans Ulrich Obrist osa a Londra, mostrando in anteprima mondiale il film Outtakes From the Life of a Happy Man (un'opera fondamentale della storia del cinema) e consegnando al mai domo bambino prodigio le chiavi di tutta la Serpentine, che si trasforma così nella cabina di montaggio di uno dei più interessanti artisti visivi viventi.



Chi può contestare all'agitatore culturale della Beat Generation, all'amico di Robert Frank, al complice di Yoko Ono, a uno dei più straordinari ritrattisti di Andy Warhol una legittimità assoluta nel campo delle esposizioni? Mekas, grande cultore di figure erranti come Ryokan, migra – O winters! – porta le sue pellicole in un museo e conferma una volta di più la sua inaudita freschezza. Non si lascia intimidire dalle classificazioni e investe così gli spazi della prestigiosa istituzione londinese con una serie di videoinstallazioni e stampe dalle sue pellicole.
In apertura: Jonas Mekas. Photo Liz Wendelbo. © Jonas Mekas. Qui sopra, a sinistra: Jonas Mekas, <i>Walden</i>, 1969, <i>Window flower</i>, film 16mm. © 2012 Jonas Mekas; a destra: Jonas Mekas, <i>This Side of Paradise</i>, 1999. La famiglia Kennedy in vacanza a
Montauk, New York, 1972. film 16mm. © 2012 Jonas Mekas
In apertura: Jonas Mekas. Photo Liz Wendelbo. © Jonas Mekas. Qui sopra, a sinistra: Jonas Mekas, Walden, 1969, Window flower, film 16mm. © 2012 Jonas Mekas; a destra: Jonas Mekas, This Side of Paradise, 1999. La famiglia Kennedy in vacanza a Montauk, New York, 1972. film 16mm. © 2012 Jonas Mekas
C'è una grazia tutta particolare nella maniera in cui Mekas riesce a trasfigurare la foto ricordo, l'album di famiglia: lo si intuisce subito, sin dall'inizio della mostra, laddove l'artista sconvolge i suoi spettatori con la serie delle Reminiscenze dalla Germania che raccoglie scatti del periodo tra il 1945 e il 1949, ma in una mostra di Mekas ogni istante è prezioso. Ci incanta con le deliziose Lavender piece; si diverte a pubblicare il libro d'artista in edizione limitata, Holy Fools; e sa risvegliare il ricordo di una Londra che già così bene aveva filmato negli anni Settanta. Non stupisce che tanti giovani artisti – da Harmony Korine a Koo Jeong-A, da Isaac Julien a Nelson Bourrec Carter – si rivolgano al cinema di Mekas per leggervi in trasparenza l'avvenire. È però il film Outtakes From the Life of a Happy Man a creare l'evento di questa fine d'anno 2012 quando, il 24 dicembre prossimo, Mekas compirà novant'anni.
Jonas Mekas, <i>Award Presentation to Andy Warhol</i>, 1964. Factory di Andy Warhol. Film 16mm. © 2012 Jonas Mekas
Jonas Mekas, Award Presentation to Andy Warhol, 1964. Factory di Andy Warhol. Film 16mm. © 2012 Jonas Mekas
Non si è compresa la libertà dell'essere uomo – si potrebbe dire – se non si è visto almeno un suo film nella vita. Ogni dettaglio dei nostri giorni si arricchisce d'incomparabile bellezza se si entra nel mondo magico di questo artista. Fatevi una capriola, mangiatevi un uovo, sedetevi accanto a lui alla moviola, dove bobine intere fanno scudo alla memoria o ruotano, facendo ricominciare il tempo. Con quest'ultimo capolavoro, Mekas tenta – e ci riesce – un'operazione incredibile, che non era riuscita né a Antonioni né a Renoir: riprende il materiale girato e rimasto escluso dai suoi film a partire dagli anni Cinquanta – inquietandolo e meravigliandolo – e monta così in 16 millimetri un "film-memoria", che sconvolge per la sua bellezza. Capita di tutto, come se per incanto – riunendo le schegge, i frammenti, i brandelli, le parti in frantumi di una grande battaglia – un mondo intero si rianimasse. Ogni singola sequenza brilla indimenticabile, per quanto si vede e per quanto si ascolta. Suoni e parole ci cullano come un velocipede di passaggio in un parco, come una mela morsa, una bobina che giunge alla fine, gli occhi di una ragazza, il mondo visto da sotto la neve.
Fatevi una capriola, mangiatevi un uovo, sedetevi accanto a lui alla moviola, dove bobine intere fanno scudo alla memoria o ruotano, facendo ricominciare il tempo.
A sinistra: Jonas Mekas, <i>From In Between</i>, 1978. Mekas e Salvador Dalí a spasso durante uno degli "happening" di Dalí, l964. © Jonas Mekas. A destra: Jonas Mekas, <i>As I was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses of
Beauty</i>, 2000. Film 16mm (sonoro a colori), 285 min. © Jonas Mekas
A sinistra: Jonas Mekas, From In Between, 1978. Mekas e Salvador Dalí a spasso durante uno degli "happening" di Dalí, l964. © Jonas Mekas. A destra: Jonas Mekas, As I was Moving Ahead Occasionally I Saw Brief Glimpses of Beauty, 2000. Film 16mm (sonoro a colori), 285 min. © Jonas Mekas
Colpisce poi, una volta di più, il legame che Mekas riesce a tessere tra la figura dell'artista-poeta e la rappresentazione; Mekas, reinventando il nome naïveté in uno straordinario rapporto semplice col proprio io, fa sì che il soggetto scompaia come presenza ingombrante e si trasformi in leggerezza drammatica. Un incanto per gli occhi e per il cuore. La gioia si prolunga grazie all'uscita in DVD per Potemkine e per Re:voir della più ampia serie disponibile sino a oggi dei suoi film passati.
A sinistra: Jonas Mekas, <i>Happy Birthday to John</i>, 1996. John Lennon e Yoko Ono al Museum of Syracuse, 1971. film 16mm. 
© 2012 Jonas Mekas. A destra: Jonas Mekas, <i>He Stands in a Desert Counting the Seconds of His Life</i>, 1969/1985. Caroline Kennedy a China Town, New York, 1972. film 16mm. © 2012 Jonas Mekas
A sinistra: Jonas Mekas, Happy Birthday to John, 1996. John Lennon e Yoko Ono al Museum of Syracuse, 1971. film 16mm. © 2012 Jonas Mekas. A destra: Jonas Mekas, He Stands in a Desert Counting the Seconds of His Life, 1969/1985. Caroline Kennedy a China Town, New York, 1972. film 16mm. © 2012 Jonas Mekas
A sinistra: Jonas Mekas,
Mekas e il ratello Adolfas alla Film-Makers Cooperative, 1962. © Jonas Mekas. A destra: Jonas Mekas
Mekas con la sua Bolex in Lituania, 1971. © Jonas Mekas
A sinistra: Jonas Mekas, Mekas e il ratello Adolfas alla Film-Makers Cooperative, 1962. © Jonas Mekas. A destra: Jonas Mekas Mekas con la sua Bolex in Lituania, 1971. © Jonas Mekas
Jonas Mekas, <i>There is No Ithaca</i>, 1996. Pubblicato da Black Thistle Press. Photo Jonas Mekas. © 2012 Jonas Mekas
Jonas Mekas, There is No Ithaca, 1996. Pubblicato da Black Thistle Press. Photo Jonas Mekas. © 2012 Jonas Mekas

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