Agnès B gli apre le porte della Galerie du Jour a Parigi perché vi presenti gli anni commoventi dell'arrivo a New York nel dopoguerra e Hans Ulrich Obrist osa a Londra, mostrando in anteprima mondiale il film Outtakes From the Life of a Happy Man (un'opera fondamentale della storia del cinema) e consegnando al mai domo bambino prodigio le chiavi di tutta la Serpentine, che si trasforma così nella cabina di montaggio di uno dei più interessanti artisti visivi viventi.
Chi può contestare all'agitatore culturale della Beat Generation, all'amico di Robert Frank, al complice di Yoko Ono, a uno dei più straordinari ritrattisti di Andy Warhol una legittimità assoluta nel campo delle esposizioni? Mekas, grande cultore di figure erranti come Ryokan, migra – O winters! – porta le sue pellicole in un museo e conferma una volta di più la sua inaudita freschezza. Non si lascia intimidire dalle classificazioni e investe così gli spazi della prestigiosa istituzione londinese con una serie di videoinstallazioni e stampe dalle sue pellicole.


Fatevi una capriola, mangiatevi un uovo, sedetevi accanto a lui alla moviola, dove bobine intere fanno scudo alla memoria o ruotano, facendo ricominciare il tempo.



