Quasi un anno fa mia cugina, che lavora alla Commissione nazionale per i diritti umani del Messico, mi ha raccontato la storia di un elicottero Black Hawk preso a colpi di fucile da terra dal cartello della droga La Familia di Michoacán, che riuscì a colpire uno dei piloti. L'elicottero, mi spiegava, era stato assegnato alla polizia federale messicana dal Governo degli Stati Uniti come parte dell'Iniziativa Mérida, accordo internazionale firmato nel 2008 tra Stati Uniti, Messico e Paesi dell'America Centrale per contrastare il traffico di droga tramite la fornitura di equipaggiamento e addestramento militare americani. "La cosa strana e contraddittoria di questa storia", sosteneva, "è che esaminando i fori sull'elicottero si dimostrò che l'arma usata era un fucile Barrett calibro .50, un'arma particolarmente difficile da adoperare". Poi mi spiegò come una certa quantità di Barrett calibro .50 fosse entrata illegalmente in Messico tramite un'altra iniziativa statunitense: l'operazione Fast and Furious. Tra il 2006 e il 2011, questa controversa tattica del Governo "permetteva di proposito a mercanti d'armi ufficiali di vendere armi a intermediari illegali, sperando così di rintracciare il percorso delle armi per arrivare ai capi dei cartelli della droga messicani"? [1] "È la politica dei fucili", concluse mia cugina. Parlammo di come questo specifico argomento non compaia mai nel dibattito sull'attuale guerra alla droga in Messico. C'è un collegamento tanto ovvio tra armi e violenza, e comunque è sempre questione di droga? [2]
Questo è il tema specifico che Pedro Reyes, artista di Città del Messico, cerca di illustrare nella sua opera più recente intitolata Imagine, presentata alla biennale coreana di Gwangju, inaugurata a settembre. L'opera, che usa il linguaggio della performance, consiste in oltre 500 armi da fuoco modificate, tutte confiscate dal ministero della Difesa messicano e donate a Pedro a esclusivi fini artistici. Una mezza tonnellata di armi è stata trasformata in una serie di circa 50 strumenti musicali funzionanti. Attraverso rappresentazioni simili a concerti, Imagine usa il linguaggio universale della musica per attirare l'attenzione sulla follia della politica degli armamenti.
Imagine usa il linguaggio universale della musica per attirare l’attenzione sulla follia della politica degli armamenti.
1. Richard A. Serrano, "Emails show top Justice Department officials knew of ATF gun program", Los Angeles Times, 3 ottobre 2011
2. La conversazione prendeva le mosse dall'articolo "El francotirador del narco II", scritto da Víctor Hugo Michel per la rivista Milenio
