Il Paese è in fermento. In controtendenza rispetto a buona parte dell'Europa, la Polonia vive un periodo di grande sviluppo. Gli investimenti esteri sono importanti. Un forte impegno in opere pubbliche per il potenziamento infrastrutturale ha ampiamente beneficiato, facendone ottimo uso, dei fondi elargiti dalla Comunità Europea. Nell'ambito di questo potenziamento, è stata tra l'altro avviata la creazione di un numero straordinario di musei e di centri d'arte. Il Paese ha infatti messo al centro del proprio rinnovamento la cultura contemporanea. Si tratta di una scelta sentita e condivisa. E mentre è in corso una riscoperta delle figure della storia dell'arte recente e delle tradizioni culturali – la Polonia è sempre stata sede di scuole importanti nel settore delle arti applicate, della grafica, del cinema e del design – l'arte del presente sta ottenendo straordinario supporto.
Tra i musei già attivi, rappresenta un caso particolare il Museo d'Arte Moderna di Varsavia; in attesa di una sede definitiva che sarà appositamente costruita in pieno centro della città, la sua dinamica direttrice, Joanna Mytkowska ha infatti attivato un programma di richiamo all'interno di una sede provvisoria collocata in un palazzo modernista che in passato ha ospitato un negozio di mobili. Il Museo d'Arte Moderna costituisce già ora un punto di riferimento internazionale in Polonia. Il progetto per il nuovo edificio, firmato dall'architetto svizzero Christian Kerez, ha inizialmente suscitato polemiche per via del carattere architettonico poco appariscente, non rispondente ai dettami del marketing museale oggi imperante. Ma, superati gli intoppi, la costruzione pare in procinto di essere avviata e si spera in un'apertura nel 2016. Il museo disporrà di una superficie di 35.000 metri quadri, parte dei quali saranno riservati a una collezione avviata in questi anni con l'acquisizione di opere di artisti come Magdalena Abakanowicz, Artur Zmijewski, Katarzyna Kozyra, Marek Sobzyk e Andrzej Wroblewski, Zbigniew Libera; a quest'ultimo sarà anche intitolato un archivio dedicato alla produzione polacca alternativa degli anni Ottanta. In una logica di attenzione interdisciplinare all'espressione contemporanea, il museo ospiterà anche il teatro TR Warszawa. Costo complessivo del progetto, intorno ai 70 milioni di euro.
Fino a poco tempo fa, l'attenzione per l'arte contemporanea aveva come punto di riferimento pressoché esclusivo la città di Varsavia. Oggi una politica culturale accorta e ambiziosa sta configurando un vero e proprio sistema di centri d'arte e di musei che interessa l'intero Paese.
