Quasi nascosto nell'ombra di barili di metallo, un fisarmonicista accoglie chi si addentra nel porto. Mentre nulla lascia intendere che il musicante di strada seduto a terra stia chiedendo l'elemosina, lo sguardo si posa prima sulla sua camicia a quadri e poi si spinge alla ricerca istinto istintiva di un cappello o di una scritta che chieda soldi.
Chi ha il coraggio di avventurarsi nel tunnel illuminato a stento da luci al neon passerà freddamente oltre il neonato abbandonato senza scrupoli davanti a un bancomat e sicuramente proverà anche subito il desiderio di scapparsene via quando si troverà di fronte a cartelloni sulla prevenzione della violenza e cercherà di evitare l'attacco di ragazzotti che se ne vanno in giro a zonzo.
Il singolo e il gruppo intero mettono in scena la sfera mentale e sociale dell’esperienza come uno scenario surreale
Gabrielle Schaad
(c) Elmgreen & Dragset – The One & The Many (2011). Museum Boijmans Van Beuningen. Foto: Tot en met ontwerpen
