100 anni di arte e gioco, da Klee a Boetti

200 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, video e videogiochi provenienti da alcune delle maggiori collezioni pubbliche e private italiane e internazionali, realizzate da settanta artisti e sviluppate in tredici sezioni, per analizzare il tema del gioco nell’arte del ‘900, dalle avanguardie ai videogiochi. È quanto propone il Museo Archeologico di Aosta con la mostra “L’arte del gioco da Klee a Boetti”, che vuole dimostrare come il gioco sia uno strumento ma anche un sistema di pensiero in grado d’imporre una logica alternativa rispetto a quella tradizionale.

Un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte del Novecento che parte dalle esperienze futuriste per arrivare agli artisti contemporanei, ai recenti lavori di giovani artisti quali Maurizio Cattelan, Patrick Tuttofuoco, Eva Marisaldi, Liliana Moro.

L’avvio dell’esposizione coincide con l’esperienza futurista e in particolare con La camera dei bambini progettata da Giacomo Balla nel 1914 con all’interno un armadio bianco e verde esposto in mostra. “Il giocattolo futurista sarà utilissimo anche all’adulto, poiché lo manterrà giovane, agile, festante, disinvolto, pronto a tutto, instancabile, istintivo e intuitivo”, scriveva Balla insieme a Fortunato Depero nel manifesto Ricostruzione futurista dell’universo.

Dal futurismo al dadaismo, il gioco più rappresentato nell’ambito degli artisti dada sono gli scacchi: in mostra si trovano i libri sugli scacchi di Duchamp e le scacchiere di Man Ray, oltre un poema scritto da Duchamp in occasione di una mostra di Man Ray. Sul fronte degli artisti stranieri appartenenti alle avanguardie anche opere di Paul Klee, Joan Mirò e Fernand Leger. Il Nouveau Realisme è rappresentato dalle opere di Mimmo Rotella, Niki de Saint Phalle, Jean Tinguely.

Un’attenzione particolare è stata dedicata a due storici protagonisti dell’arte italiana che hanno fatto del gioco inteso nella sua dimensione poetica e culturale un aspetto essenziale della loro ricerca: Bruno Munari e Fausto Melotti.

fino a 13.5.2003
L’arte del gioco. Da Klee a Boetti
Museo Archeologico Regionale
Piazza Roncas 1, Aosta
T +39-0165-275902
http://www.regione.vda.it
e-mail: u-mostre@regione.vda.it
Giorgio de Chirico, <i>Edipo e il centauro</i>, 1934. Galleria Claudia Ferrari, Milano
Giorgio de Chirico, Edipo e il centauro, 1934. Galleria Claudia Ferrari, Milano
Fernand Leger, <i>Cirque</i>, 1990
Fernand Leger, Cirque, 1990
Daniel Spoerri, <i>Piano Emmenthal</i>, 1990
Daniel Spoerri, Piano Emmenthal, 1990

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