L’architettura delle terme: 10 progetti imperdibili

Dalla Blue Lagoon alle storiche terme di Budapest, sono svariate le declinazioni dei bagni termali. Presentiamo una selezione di dieci impianti termali firmati da noti studi d’architettura.

Jean Nouvel, Les Bains des Docks, Le Havre, Francia, 2008 Le Havre era un porto ancor prima di essere  città,  tenendo il passo con i cambiamenti apportati dall’evoluzione del commercio marittimo. Con il progresso tecnologico e l’inarrestabile aumento dei volumi commerciali, il porto ha dovuto costruire nuove infrastrutture, adeguate alle nuove esigenze. La terra così liberata è stata restituita alla città e si è aperta a nuovi sviluppi che hanno rivitalizzato la vita cittadina. Les Bains des Docks, i nuovi bagni pubblici disegnati da Jean Nouvel e inaugurati nel 2008, è uno di questi spazi. Prendendo spunto dalle formazione spontanea di vasche d’acqua naturali nella roccia, le terme sono composte da tre entità principali: una piscina sportiva all’aperto riscaldata di dimensioni olimpiche a cinquantuno metri per ventuno, una piscina per il tempo libero coperta e all’aperto e un centro termale, tutte collegate da canali, con tanto di scivolo d’acqua. La continuità nel trattamento architettonico è assicurata tra l’interno e la laguna esterna, con l’apertura, durante la stagione estiva, delle massicce facciate verso queste aree.

Credit Ateliers Jean Nouvel. Foto Clément Guillaum

Jean Nouvel, Les Bains des Docks, Le Havre, Francia, 2008

Credit Ateliers Jean Nouvel. Foto Clément Guillaum

Peter Zumthor, Terme di Vals, Vals, Svizzera, 1996 Costruite sopra le sorgenti termali del Cantone dei Grigioni in Svizzera, le Therme Vals comprendono un hotel e un centro termale, in una continua esperienza sensoriale tipica delle architetture di Peter Zumthor. L’architetto, lavorando con l’ambiente naturale circostante, ha lavorato l’edificio come un grande volume di pietra addossato al pendio, “scavato” all’interno in attraverso un continuum spaziale alimentato da cavità. Le superfici parietali interne ed esterne del volume parallelepipedo delle terme sono ordite grazie alla fitta stratificazione uniforme della pietra naturale locale, una quarzite silicea e scistosa, estratta nella valle.

Immagine originariamente pubblicata su Domus 789. Foto Margherita Spiluttini

Peter Zumthor, Terme di Vals, Vals, Svizzera, 1996

Immagine originariamente pubblicata su Domus 789. Foto Margherita Spiluttini

Smolenicky & Partner Architektur, Tamina Thermal Baths, Zurigo, Svizzera, 2010 Smolenicky & Partner Architektur hanno progettato a Zurigo i bagni termali Tamina Thermal Baths, architettura caratterizzata da alte colonne sagomate, che incorniciano ad ogni passo gli ambienti con aperture ovali. Il progetto, risultato di un concorso in due fasi del 2003, comprende bagni termali con piscina coperta, ampia zona sauna, negozi e ristorante, con un risultato esplicitamente concepito come parte della cultura del grand-hotel. Per questo motivo il volume dell’edificio ha un carattere monumentale, per distinguersi come istituzione al pari degli altri edifici del resort. Contemporaneamente le terme sono destinate a relativizzare il carattere quasi “urbano” di pietra della sala delle sorgenti termali. Questo spiega il bianco candido legno delle terme, conferendogli il carattere di padiglione dell’architettura di una storica località di villeggiatura. Strutturalmente, invece, l’edificio è costruito come un bosco, creato da colonne al posto degli alberi, con un totale di 115 supporti utilizzando il legno di 2.200 abeti.

Credit Smolenicky & Partner Architektur. Foto Walter Mair

Smolenicky & Partner Architektur, Tamina Thermal Baths, Zurigo, Svizzera, 2010

Credit Smolenicky & Partner Architektur. Foto Roland Bernath

Matteo Thun, Terme di Merano, Merano, Italia, 2005 Il design trasparente di Matteo Thun, nelle storiche terme di Merano, con il disegno di un enorme cubo di vetro, crea un continuum tra interno e esterno, illuminato da un flusso di luce naturale di giorno e da grandi globi di notte, che riflettono la loro luce sui grandi dischi colorati che ruotano liberamente al di sopra delle piscine. I bagnanti possono nuotare direttamente dalla più grande delle dodici piscine coperte alle tredici vasche situate all’aperto. La pietra naturale e i materiali in legno creano una continuità tra le strutture, le piscine, le attrezzature per il fitness e i lettini relax all'interno e simili. strutture all’aperto, continuando senza soluzione di continuità nel parco e nei dintorni più ampi.

Credit Matteo Thun

Matteo Thun, Terme di Merano, Merano, Italia, 2005

Credit Matteo Thun

Mario Botta, Terme Tschuggen Berg Oase, Arosa, Svizzera, 2003-2006 Il sito dato per la costruzione della nuova struttura di queste terme è un luogo che si caratterizza come parco e spazio libero alla base della montagna retrostante. Botta, in questo progetto, ambisce a costruire senza costruire, affermando la presenza del nuovo attraverso piccoli corpi emergenti, quasi come delle foglie, e lasciare interrato il grande volume con il programma funzionale. La copertura degli spazi ipogei si trasforma così in un palcoscenico segnato da presenze geometriche vegetali, segni che contribuiscono anche all’illuminazione degli spazi sottostanti. Lo spazio interno si presenta come un unico grande ambiente terrazzato che segue l’andamento del pendio per limitare le opere di scavo, con un disegno di pianta pensato modularmente, così da permettere la massima flessibilità nella dislocazione delle varie funzioni.

Credit Mario Botta. Foto Urs Homberger  

Mario Botta, Terme Tschuggen Berg Oase, Arosa, Svizzera, 2003-2006

Credit Mario Botta. Foto Enrico Cano

GAD Architecture, Eskisehir Hotel and Spa, Eskisehir, Turchia, 2013 Eskisehir ha un ricco e stratificato background storico, e la regione di Odunpazari, in particolare, ha un grande potenziale turistico con la sua struttura storica intatta. Il progetto è stato fortemente influenzato e ispirato dalle risorse idriche termali di Eskisehir, ed è, dunque, un’interpretazione moderna dell'architettura vernacolare di Odunpazari e della struttura storica esistente. Il complesso comprende un centro termale e benessere al centro, e unità abitative sul perimetro. La costruzione tocca, inoltre, aspetti di design sostenibile sfruttando l’energia eolica e solare, e quella geotermica, utilizzata non solo nelle spa, ma anche per il riscaldamento degli ambienti durante le stagioni fredde, attraverso un sistema di pompe di calore geotermiche.

Credit GAD Architecture. Foto Altkat Architectural Photography

GAD Architecture, Eskisehir Hotel and Spa, Eskisehir, Turchia, 2013

Credit GAD Architecture. Foto Altkat Architectural Photography

Blouin Tardif Architectes, Förena Cité Thermale, Saint-Bruno-de-Montarville, Canada, 2019 Il progetto della Förena Cité thermale, ai piedi del Mont-Saint-Bruno, nel sud del Quebec, è stato il risultato, sinin dalla fase di concept, di un desiderio di creare un’esperienza termale ispirata alle esperienze europee, con citazioni dirette a stabilimenti islandesi, tedeschi e russi. Seguendo, quindi, la volontà di infondere temi diversi nell’architettura dei locali senza cadere nel pastiche, gli architetti sono stati portati a creare tre padiglioni distinti che si presentano in modo coerente in un microvillaggio organizzato intorno a un cortile esterno. Naturalmente, la grande attrazione qui è l’enorme piscina termale all’aperto di ispirazione islandese, costellata di imponenti rocce nere e circondata da foreste canadesi.

Credit Blouin Tardif Architectes

Blouin Tardif Architectes, Förena Cité Thermale, Saint-Bruno-de-Montarville, Canada, 2019

Credit Blouin Tardif Architectes

Shigeru Ban, Onagawa Railway Station, Onagawa, Giappone, 2015 Shigeru Ban, invece, è autore di questo insolito esempio di bagni termali pubblici, inseriti all’interno della stazione ferroviaria di Onagawa, precedentemente distrutta dal devastante terremoto del 2011. Il capolinea ricollega la comunità alla regione circostante e vuole essere il punto focale della riqualificazione della città. Prima del terremoto c'era una fonte termale pubblica situata accanto alla stazione ferroviaria. Era un luogo amato dove la gente del posto veniva a fare il bagno, a cenare nelle vicinanze e poi tornava per un altro bagno prima di tornare a casa a dormire. Ban ha incorporato questo bagno nel progetto della nuova stazione, consentendo di dedicare l’intero secondo piano alla sorgente termale.

Credit Shigeru Ban. Foto Hiroyuki Hirai

Shigeru Ban, Onagawa Railway Station, Onagawa, Giappone, 2015

Credit Shigeru Ban. Foto Hiroyuki Hirai

Kengo Kuma & Associates, Yunfeng Spa Resort, Tengchong, Cina, 2008 Il resort termale si trova nella montagna di Tengchong, nella provincia dello Yunnan, in Cina, nelle prossimità della montagna Yunfengshan, conosciuta come un luogo sacro del taoismo. Così gli architetti hanno sistemato i vari edifici che compongono lo stabilimento – più di 400 ville indipendenti e otto strutture comuni sparse su una superficie di circa 50.000 mw punteggiano con discrezione la valle – in modo da seguire la corrente dello “spirito” che scende dalla montagna. Il resort si mimetizza tra le pieghe della montagna grazie alle rocce locali utilizzate per le pavimentazioni dei viottoli, per le pareti e per i tetti degli edifici, creando un pattern di rivestimento in armonia con gli elementi naturali, utilizzando sei tipi di pietre naturali e differenti gradazioni cromatiche – grigio, marrone, beige e ocra.

Credit Kengo Kuma & Associates

Kengo Kuma & Associates, Yunfeng Spa Resort, Tengchong, Cina, 2008

Credit Kengo Kuma & Associates

Termas Geométricas, Germán del Sol, Conaripe, Cile, 2009 Il progetto consiste nell’allestimento di una struttura lignea sulle sorgenti di acqua calda che sgorgano naturalmente in un burrone quasi inaccessibile, in mezzo alle foreste autoctone del Parco Nazionale del Vulcano Villarrica. Per fare il bagno a proprio agio sono stati scavati 20 pozzi lungo i 450 metri di gola, in mezzo alla natura brutale, ai quali si raggiunge con una passerella di legno, una rampa continua senza gradini, che permette di camminare con sicurezza lungo la gola. La geometria del percorso e dei piccoli padiglioncini, i quali ospitano i vari servizi, evidenzia ciò che è naturale e lo separa da ciò che è costruito, mentre le passerelle di legno, colorate di un rosso intenso, risaltano sullo sfondo del paesaggio.

Credit Germán del Sol. Foto Guy Wenborne

Termas Geométricas, Germán del Sol, Conaripe, Cile, 2009

Credit Germán del Sol. Foto Felipe Camus

Fin dalla preistoria l’uomo ha fatto uso delle acque termali per le loro capacità antiparassitarie, terapeutiche ed igieniche, considerando l’acqua la più semplice e naturale medicina, e quindi un prezioso elemento sacro: le sorgenti erano luoghi dove trarre sollievo in caso di malattie o dove bagnarsi per alleviare il dolore delle ferite. A sacerdoti egizi, ad esempio, dovevano lavarsi più volte al giorno per preservare la loro purezza, ma, tuttavia, è con la civiltà ellenica che il bagno iniziò ad assumere aspetti parzialmente distinti da quelli rituali. Le terme romane, successivamente, erano edifici pubblici, precursori degli impianti odierni costruiti nei pressi di forti termali.

Termas Geométricas, Germán del Sol, Conaripe, Cile, 2009. Credit Germán del Sol. Foto Guy Wenborne

Successivamente la parola spa divenne di uso comune e divenne il termine per antonomasia del termalismo, termine originato dalla cittadina belga Spa, nota già dal XIV secolo per le sue acque minerali. Negli ultimi anni, sono aumentati esponenzialmente i parchi termali — e le visite ad essi — sia in Italia, sia in Europa, svincolati sempre di più dalla stretta tipologia termale, innestandosi ad hotel o altre funzioni collettive. Dalla Blue Lagoon islandese, alle storiche terme di Budapest, sono svariate le declinazioni di questo rituale. Noi presentiamo, in questo caso, una selezione di dieci impianti termali — alcuni sulle più vicine Alpi, altri sparsi per il mondo — firmati da importati studi d’architettura, con le loro personali interpretazioni di questo storico ed eterno momento di benessere.

Jean Nouvel, Les Bains des Docks, Le Havre, Francia, 2008 Credit Ateliers Jean Nouvel. Foto Clément Guillaum

Le Havre era un porto ancor prima di essere  città,  tenendo il passo con i cambiamenti apportati dall’evoluzione del commercio marittimo. Con il progresso tecnologico e l’inarrestabile aumento dei volumi commerciali, il porto ha dovuto costruire nuove infrastrutture, adeguate alle nuove esigenze. La terra così liberata è stata restituita alla città e si è aperta a nuovi sviluppi che hanno rivitalizzato la vita cittadina. Les Bains des Docks, i nuovi bagni pubblici disegnati da Jean Nouvel e inaugurati nel 2008, è uno di questi spazi. Prendendo spunto dalle formazione spontanea di vasche d’acqua naturali nella roccia, le terme sono composte da tre entità principali: una piscina sportiva all’aperto riscaldata di dimensioni olimpiche a cinquantuno metri per ventuno, una piscina per il tempo libero coperta e all’aperto e un centro termale, tutte collegate da canali, con tanto di scivolo d’acqua. La continuità nel trattamento architettonico è assicurata tra l’interno e la laguna esterna, con l’apertura, durante la stagione estiva, delle massicce facciate verso queste aree.

Jean Nouvel, Les Bains des Docks, Le Havre, Francia, 2008 Credit Ateliers Jean Nouvel. Foto Clément Guillaum

Peter Zumthor, Terme di Vals, Vals, Svizzera, 1996 Immagine originariamente pubblicata su Domus 789. Foto Margherita Spiluttini

Costruite sopra le sorgenti termali del Cantone dei Grigioni in Svizzera, le Therme Vals comprendono un hotel e un centro termale, in una continua esperienza sensoriale tipica delle architetture di Peter Zumthor. L’architetto, lavorando con l’ambiente naturale circostante, ha lavorato l’edificio come un grande volume di pietra addossato al pendio, “scavato” all’interno in attraverso un continuum spaziale alimentato da cavità. Le superfici parietali interne ed esterne del volume parallelepipedo delle terme sono ordite grazie alla fitta stratificazione uniforme della pietra naturale locale, una quarzite silicea e scistosa, estratta nella valle.

Peter Zumthor, Terme di Vals, Vals, Svizzera, 1996 Immagine originariamente pubblicata su Domus 789. Foto Margherita Spiluttini

Smolenicky & Partner Architektur, Tamina Thermal Baths, Zurigo, Svizzera, 2010 Credit Smolenicky & Partner Architektur. Foto Walter Mair

Smolenicky & Partner Architektur hanno progettato a Zurigo i bagni termali Tamina Thermal Baths, architettura caratterizzata da alte colonne sagomate, che incorniciano ad ogni passo gli ambienti con aperture ovali. Il progetto, risultato di un concorso in due fasi del 2003, comprende bagni termali con piscina coperta, ampia zona sauna, negozi e ristorante, con un risultato esplicitamente concepito come parte della cultura del grand-hotel. Per questo motivo il volume dell’edificio ha un carattere monumentale, per distinguersi come istituzione al pari degli altri edifici del resort. Contemporaneamente le terme sono destinate a relativizzare il carattere quasi “urbano” di pietra della sala delle sorgenti termali. Questo spiega il bianco candido legno delle terme, conferendogli il carattere di padiglione dell’architettura di una storica località di villeggiatura. Strutturalmente, invece, l’edificio è costruito come un bosco, creato da colonne al posto degli alberi, con un totale di 115 supporti utilizzando il legno di 2.200 abeti.

Smolenicky & Partner Architektur, Tamina Thermal Baths, Zurigo, Svizzera, 2010 Credit Smolenicky & Partner Architektur. Foto Roland Bernath

Matteo Thun, Terme di Merano, Merano, Italia, 2005 Credit Matteo Thun

Il design trasparente di Matteo Thun, nelle storiche terme di Merano, con il disegno di un enorme cubo di vetro, crea un continuum tra interno e esterno, illuminato da un flusso di luce naturale di giorno e da grandi globi di notte, che riflettono la loro luce sui grandi dischi colorati che ruotano liberamente al di sopra delle piscine. I bagnanti possono nuotare direttamente dalla più grande delle dodici piscine coperte alle tredici vasche situate all’aperto. La pietra naturale e i materiali in legno creano una continuità tra le strutture, le piscine, le attrezzature per il fitness e i lettini relax all'interno e simili. strutture all’aperto, continuando senza soluzione di continuità nel parco e nei dintorni più ampi.

Matteo Thun, Terme di Merano, Merano, Italia, 2005 Credit Matteo Thun

Mario Botta, Terme Tschuggen Berg Oase, Arosa, Svizzera, 2003-2006 Credit Mario Botta. Foto Urs Homberger  

Il sito dato per la costruzione della nuova struttura di queste terme è un luogo che si caratterizza come parco e spazio libero alla base della montagna retrostante. Botta, in questo progetto, ambisce a costruire senza costruire, affermando la presenza del nuovo attraverso piccoli corpi emergenti, quasi come delle foglie, e lasciare interrato il grande volume con il programma funzionale. La copertura degli spazi ipogei si trasforma così in un palcoscenico segnato da presenze geometriche vegetali, segni che contribuiscono anche all’illuminazione degli spazi sottostanti. Lo spazio interno si presenta come un unico grande ambiente terrazzato che segue l’andamento del pendio per limitare le opere di scavo, con un disegno di pianta pensato modularmente, così da permettere la massima flessibilità nella dislocazione delle varie funzioni.

Mario Botta, Terme Tschuggen Berg Oase, Arosa, Svizzera, 2003-2006 Credit Mario Botta. Foto Enrico Cano

GAD Architecture, Eskisehir Hotel and Spa, Eskisehir, Turchia, 2013 Credit GAD Architecture. Foto Altkat Architectural Photography

Eskisehir ha un ricco e stratificato background storico, e la regione di Odunpazari, in particolare, ha un grande potenziale turistico con la sua struttura storica intatta. Il progetto è stato fortemente influenzato e ispirato dalle risorse idriche termali di Eskisehir, ed è, dunque, un’interpretazione moderna dell'architettura vernacolare di Odunpazari e della struttura storica esistente. Il complesso comprende un centro termale e benessere al centro, e unità abitative sul perimetro. La costruzione tocca, inoltre, aspetti di design sostenibile sfruttando l’energia eolica e solare, e quella geotermica, utilizzata non solo nelle spa, ma anche per il riscaldamento degli ambienti durante le stagioni fredde, attraverso un sistema di pompe di calore geotermiche.

GAD Architecture, Eskisehir Hotel and Spa, Eskisehir, Turchia, 2013 Credit GAD Architecture. Foto Altkat Architectural Photography

Blouin Tardif Architectes, Förena Cité Thermale, Saint-Bruno-de-Montarville, Canada, 2019 Credit Blouin Tardif Architectes

Il progetto della Förena Cité thermale, ai piedi del Mont-Saint-Bruno, nel sud del Quebec, è stato il risultato, sinin dalla fase di concept, di un desiderio di creare un’esperienza termale ispirata alle esperienze europee, con citazioni dirette a stabilimenti islandesi, tedeschi e russi. Seguendo, quindi, la volontà di infondere temi diversi nell’architettura dei locali senza cadere nel pastiche, gli architetti sono stati portati a creare tre padiglioni distinti che si presentano in modo coerente in un microvillaggio organizzato intorno a un cortile esterno. Naturalmente, la grande attrazione qui è l’enorme piscina termale all’aperto di ispirazione islandese, costellata di imponenti rocce nere e circondata da foreste canadesi.

Blouin Tardif Architectes, Förena Cité Thermale, Saint-Bruno-de-Montarville, Canada, 2019 Credit Blouin Tardif Architectes

Shigeru Ban, Onagawa Railway Station, Onagawa, Giappone, 2015 Credit Shigeru Ban. Foto Hiroyuki Hirai

Shigeru Ban, invece, è autore di questo insolito esempio di bagni termali pubblici, inseriti all’interno della stazione ferroviaria di Onagawa, precedentemente distrutta dal devastante terremoto del 2011. Il capolinea ricollega la comunità alla regione circostante e vuole essere il punto focale della riqualificazione della città. Prima del terremoto c'era una fonte termale pubblica situata accanto alla stazione ferroviaria. Era un luogo amato dove la gente del posto veniva a fare il bagno, a cenare nelle vicinanze e poi tornava per un altro bagno prima di tornare a casa a dormire. Ban ha incorporato questo bagno nel progetto della nuova stazione, consentendo di dedicare l’intero secondo piano alla sorgente termale.

Shigeru Ban, Onagawa Railway Station, Onagawa, Giappone, 2015 Credit Shigeru Ban. Foto Hiroyuki Hirai

Kengo Kuma & Associates, Yunfeng Spa Resort, Tengchong, Cina, 2008 Credit Kengo Kuma & Associates

Il resort termale si trova nella montagna di Tengchong, nella provincia dello Yunnan, in Cina, nelle prossimità della montagna Yunfengshan, conosciuta come un luogo sacro del taoismo. Così gli architetti hanno sistemato i vari edifici che compongono lo stabilimento – più di 400 ville indipendenti e otto strutture comuni sparse su una superficie di circa 50.000 mw punteggiano con discrezione la valle – in modo da seguire la corrente dello “spirito” che scende dalla montagna. Il resort si mimetizza tra le pieghe della montagna grazie alle rocce locali utilizzate per le pavimentazioni dei viottoli, per le pareti e per i tetti degli edifici, creando un pattern di rivestimento in armonia con gli elementi naturali, utilizzando sei tipi di pietre naturali e differenti gradazioni cromatiche – grigio, marrone, beige e ocra.

Kengo Kuma & Associates, Yunfeng Spa Resort, Tengchong, Cina, 2008 Credit Kengo Kuma & Associates

Termas Geométricas, Germán del Sol, Conaripe, Cile, 2009 Credit Germán del Sol. Foto Guy Wenborne

Il progetto consiste nell’allestimento di una struttura lignea sulle sorgenti di acqua calda che sgorgano naturalmente in un burrone quasi inaccessibile, in mezzo alle foreste autoctone del Parco Nazionale del Vulcano Villarrica. Per fare il bagno a proprio agio sono stati scavati 20 pozzi lungo i 450 metri di gola, in mezzo alla natura brutale, ai quali si raggiunge con una passerella di legno, una rampa continua senza gradini, che permette di camminare con sicurezza lungo la gola. La geometria del percorso e dei piccoli padiglioncini, i quali ospitano i vari servizi, evidenzia ciò che è naturale e lo separa da ciò che è costruito, mentre le passerelle di legno, colorate di un rosso intenso, risaltano sullo sfondo del paesaggio.

Termas Geométricas, Germán del Sol, Conaripe, Cile, 2009 Credit Germán del Sol. Foto Felipe Camus