Anomalie urbane: una casa rossa nel tessuto residenziale di Seoul

Nei quartieri residenziali di Seoul la maggior parte delle case plurifamiliari sono l'esito della forma auto-generata dalle restrittive normative edilizie in termini di irraggiamento solare insieme all’inevitabilità economica di ospitare il maggior numero possibile di unità abitative su piccoli lotti. Cascade House è una proposta abitativa per cinque famiglie. La casa è un volume a quattro piani, compatto, perfettamente simmetrico in pianta e in alzato. Il piano terra del blocco edilizio viene svuotato e reso permeabile e attraversabile, eccetto che per il blocco centrale della scala comune e un locale adibito a negozio. 

Il primo e secondo piano ospitano quattro piccoli appartamenti. Le stanze della cucina, della camera da letto e del soggiorno di ciascun appartamento sono organizzate attorno a un pilastro di marmo che conferisce allo spazio una atmosfera surreale da set teatrale. Ampie ante scorrevoli in legno, la vena del pilastro di marmo e il setto di vetro cemento che divide la cucina dalla camera da letto contribuiscono a creare un’imprevedibilità materica dal carattere decorativo. Il terzo piano è occupato da unico ampio appartamento dotato di affacci su tutti e quattro i lati da cui si accede all'ultimo piano completamente terrazzato. 

Il volume simmetrico di Cascade House vuole essere una critica alla forma disordinata e sconnessa della città, oltre a riportare analogie formali con il frontone a gradoni dell’architettura tradizionale belga e con le casette del videogioco Minecraft, come dichiarano i progettisti.

Le piastrelle rosse con fughe bianche che rivestono l’edificio, le pietre lasciate a rustico sugli angoli e i dettagli decorativi a coronamento delle finestre sono invece un omaggio satirico all’edilizia comune di scarsa qualità nei quartieri residenziali della capitale coreana.