Kyoto. Una residenza-hotel in cui vivere in modo attualizzato l’esperienza di una Machiya

Organizzata facendo leva su un corpo centrale attorno al quale ruotano gli ambienti, Hosoo Residence è un atto d’amore verso un’architettura tradizionale giapponese in rapido declino.

Hosoo Residence. Kyoto. Giappone

La classica casetta con giardino tipica del tessuto urbano di Kyoto e del Giappone in generale, la Machiya, trasformata in una residenza-hotel che ne conserva gli stilemi ma ne attualizza l’impianto. L’operazione di ristrutturazione è firmata da Naohisa Hosoo, architetto fondatore dello studio HOSOO architecture, da cui il nome di questo nuovo progetto per gli amanti di un soggiorno all’interno di un’istituzione architettonica del Sol levante: HOSOO Residence.

La costruzione, che si trova in una via secondaria del centro, conserva la facciata divisa in un piano terra rivestito in pannelli di legno a reticolo, e il secondo con la muratura in materiali naturali; mentre l’interno, con spazi minimi che ne nascondono altri nel momento in cui ne suggeriscono i successivi attraverso l’uso scaltro delle profondità e delle aperture, ha l’apparenza di un puzzle. Tutto articolato attorno a un perno centrale realizzato accumulando strati di terriccio di colori diversi, per un effetto a righe che vuole essere una rappresentazione del tempo. E soprattutto il simbolo di un rinnovamento attraverso l’addizione di nuovi capitoli di storia, identificabili a occhio nudo.

Altrove, la costante della muratura in materiali naturali è caratterizzata da texture e colorazioni tenui, per creare la sensazione diffusa di una qualità luminosa intangibile. L’omaggio alla Machiya di una volta invece ha la forma di uno strappo, come la tecnica utilizzata nel recupero e fissaggio su supporto mobili degli affreschi. Vale a dire di un striscia di pannello rettangolare che come un tatuaggio riporta la superficie in negativo del vecchio muro perimetrale alla destra dell’ingresso, la cui superficie rugosa è stata scannerizzata e poi stampata sul tessuto tradizionale Nishijinori. L’idea è di mettere così in comunicazione le identità multiple della Machiya, diventando un elemento visibile da entrambe le camere da letto su cui si affaccia, al di là di una cavità che scende fino al primo primo. E che dei piccoli vicoli di Kyoto vuole essere la replica in miniatura.

Dettaglio dell'interno con la parete in materiale naturale stratificato

Si capisce, quindi, come HOSOO Residence sia un’attualizzazione intelligente di un modulo abitativo plurisecolare. Perfino del tessuto urbano in cui è inserita. Una realtà che però, a causa delle mode e dei costi del suo mantenimento, sta purtroppo sparendo. Di pari passo con lo scarso interesse suscitato dalle eccellenze artigianali, sostituite progressivamente da tecniche più veloci e materiali più longevi. Un fenomeno che ha spinto Naohisa a creare un’esperienza vernacolare totale, made to measure dagli arredi alla suppellettile, dai pannelli acustici ai pigiami: tutto perché una Machiya non vada persa per sempre.

Progetto:
HOSOO Residence
Programma:
Residence-hotel
Luogo:
Kyoto, Giappone
Architetto:
Naohisa Hosoo. HOSOO architecture
Progettazione strutturale:
SIN Architect Construction, Kyoto
Superficie:
66.71 m2
Completamento:
2017

Ultimi articoli di Architettura

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram