Seoul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica

Nell’ultimo progetto dello studio olandese il rapporto tra l’edificio e il suo contesto è estremizzato fino al paradosso della mimesi completa.

The Imprint prosegue una fortunata tradizione di architetture pressoché “automatiche” (basate su un concept immediato, e modellate secondo una chiara sequenza di pochi passaggi), affermatasi nell’Olanda degli anni ’90 e ancora oggi praticata da molti dei suoi stessi iniziatori. Tra di loro anche MVRDV, la cui ricerca formale ha attraversato ormai quasi tre decenni all’insegna del più spensierato eclettismo. L’incarico per la progettazione di due dei sei isolati di Paradise City, distretto del divertimento a pochi passi dall’aeroporto internazionale di Seoul, è l’occasione per aggiungervi un nuovo tassello.
Tutti i dettagli, aggetti e rientranze degli edifici circostanti imprimono il loro negativo sulle facciate di The Imprint. I suoi prospetti decorati, interamente ciechi, sono come quinte bidimensionali che si deformano e si sollevano in parte dal suolo. Così facendo, svelano interni coloratissimi, quasi allucinogeni, un magma scintillante di soffitti riflettenti e pavimenti retroilluminati. 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

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MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

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MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

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MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Seul. The Imprint di MVRDV è un’architettura camaleontica che ricalca i prospetti dei suoi vicini The Imprint è un’architettura ad alta precisione parametrica, il cui rivestimento è costituito da 3.689 pannelli, tutti diversi l’uno dall’alto. L’ingresso del night club è segnalato dalla verniciatura in oro sgargiante di un intero spigolo dell’edificio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018. Foto Ossip van Duivenbode 

Un parco a tema e un night club occupano gli spazi di questa architettura appariscente, in cui risuonano echi variamente rielaborati dei calchi di Rachel Whiterhead e dei supermercati BEST di James Wines.
Secondo Winy Maas, tra i fondatori di MVRDV, il peculiare trattamento delle facciate di The Imprint “lo connette al suo intorno (…) assicurando coerenza all’insieme” affinché “Paradise City non sia una collezione di oggetti, come Las Vegas, ma una vera città”. Che si tratti di un effettivo avanzamento nell’eterno dilemma dell’architettura sul rapporto con il contesto, o della sua totale messa in ridicolo attraverso una lampante caricatura, che Paradise City diventi città o parco a tema (o, perché no, entrambe le cose), un fatto è certo: The Imprint si candida a presenza fissa in tutti i più esilaranti best of di stramberie architettoniche del prossimo decennio.

MVRDV, The Imprint, Seul, Corea, 2018
  • The Imprint
  • night club, parco a tema
  • Seul, Corea
  • MVRDV
  • GANSAM Architects & Partners
  • Winy Maas
  • Wenchian Shi
  • María López Calleja, Daehee Suk, Xiaoting Chen, Kyosuk Lee, Guang Ruey Tan, Stavros Gargaretas, Mafalda Rangel, Dong Min Lee
  • VS­A Group Ltd
  • WITHWORKS
  • L’Observatoire International
  • 2018