Toscana. Un impianto industriale in simbiosi con la natura

Prada inaugura il nuovo centro produttivo di Valvigna, progettato da Guido Canali come un’infrastruttura che abbraccia e integra il paesaggio.

Il rapporto tra Guido Canali e Prada dura da almeno 20 anni. Una collaborazione molto intima e silenziosa, tenuta volutamente lontano dai riflettori per ottenere esiti proficui. La formulazione della “fabbrica-giardino”, variante tipologica che integra paesaggio e infrastruttura produttiva attraverso la scomposizione per piani, è il risultato che più eloquentemente descrive gli obbiettivi alla base della collaborazione tra l’architetto e la casa di moda. La struttura appena inaugurata a Valvigna, una porzione di territorio in provincia di Arezzo bonificato dal gruppo Prada, è un esempio di come un impianto produttivo può ancorarsi armoniosamente sul territorio, proteggendolo e supportandolo, piuttosto che mettendolo a rischio. Guido Canali costruisce il progetto sulla base di un trinomio che mette in relazione lavoratore, produzione e paesaggio.

Fig.1 La presenza di giardini e spazi verdi, la grande luminosità diffusa, vogliono rappresentare lo strumento di efficace ristoro dalla fatica del lavoro
Fig.2 L’edificio è pensato come luogo in relazione alle esigenze di chi l’abiterà, all’occhio di chi lo vedrà percorrendo l’autostrada, all’ambiente circostante che preesiste e che permarrà una volta finalizzato
Fig.3 In continuità con quanto già fatto a Montevarchi e Montegranaro, prima dell’edificio viene pensato il suo inserimento nel paesaggio
Fig.4 Il segno orizzontale dei gradoni marca tutta la lunghezza del lotto, diventando permeabile alla vista laddove sparisce il pesante volume del fabbricato da nascondere
Fig.5 L’elemento ispiratore è la convinzione che i luoghi di lavoro non debbano essere risposta alla sola esigenza funzionale e produttiva ma al contrario debbano essere luoghi dell’uomo e per l’uomo
Fig.6 La ricerca continua di equilibrio tra giardino ed edificio, tra il rigore del disegno architettonico e la libertà degli elementi naturali

Lo schema distributivo è chiaro e definito: quattro corpi di fabbrica dimensionati per accogliere varietà programmatica e flessibilità nel cambiamento. L’impianto di Valvigna ospita magazzini per le materie prime, archivi storici delle collezioni di pelletteria e calzature, uffici amministrativi industriali, un auditorium, la divisione produttiva e lo sviluppo delle collezioni pelletteria Prada e Miu Miu, locali tecnici e il centro di elaborazione dati del Gruppo Prada. Un diorama autonomo e completo del sistema Prada.
Eppure morfologicamente, la scomposizione dei piani verticali, l’impiego di un unico organismo strutturale, le quinte scenografiche che inquadrano la natura, e, in particolare, l’evidente dualità tra struttura principale e interfaccia spaziale, rende intellegibile l’incompletezza della forma.

La fabbrica si svela nei patii, nei corridoi percorsi dalla luce che si infiltra da tagli inattesi

L’attitudine al non finito, o meglio alla ripetizione infinita, riecheggia le sperimentazioni accademiche sulla endlessness delle strutture industriali introdotte da Gerhard Kallman, portate avanti dagli Smithson e da Cedric Price e inoculate poi nelle provocazioni degli Archigram.
Tale attitudine rimane come traccia nel progetto di Canali, che declina la necessità dell’infinito industriale in una logistica gentile, abbracciando il paesaggio e incorporandolo attraverso gradoni verdi, vasche di terra, specchi d’acqua e giardini pensili. Il complesso industriale di Valvigna è un’architettura che vive in simbiosi col territorio che la supporta. 

  • Sede industriale Prada
  • Guido Canali
  • Prada group
  • Polo industriale
  • Valvigna
  • 93.125 mq
  • 32.431 mq
  • 19.000 mq
  • 29.000
  • 20 ton/anno
  • 2017