Un nuovo nome (Sms Contemporanea), un nuovo logo (una scala nera su fondo verde), una nuova sede (dal Palazzo delle Papesse al vicino complesso di Santa Maria della Scala) e un importante appuntamento espositivo (con Gordon Matta-Clark, fino al 18 ottobre).

Così il Centro di Arte Contemporanea di Siena inaugura un nuovo corso. La grande retrospettiva rende omaggio all'anarchitetto americano, nato a New York nel 1943 (e morto a soli 35 anni), che all'inizio degli anni Settanta ha trasformato alcuni degli angoli più desolati di New York, e ha fatto arte con quelle parti della città che non interessavano a nessuno ("i luoghi dove ti fermi ad allacciarti le scarpe, luoghi che sono un'interruzione dei tuoi movimenti giornalieri"). Tutti interventi effimeri, trasgressivi e clandestini, che sopravvivono quasi soltanto nelle fotografie e nei film, ma che ancora oggi sono fonte di ispirazione per intere generazioni di artisti e architetti contemporanei. Come Fake Estates (1973-74), una collezione di 15 minuscoli lotti di terreno (grandi anche 6 centimetri quadrati, e quindi non utilizzabili) tra Queens e Staten Island. O come Splitting (1974), una serie di edifici abbandonati, tagliati letteralmente in più parti. O, ancora, Garbage Wall (1970), il muro costruito con materiali di risulta e spazzatura per i senzatetto di New York e ora ricostruito nello spazio senese. Elena Sommariva

www.papesse.org