di Robert Such

Progettato dallo studio londinese Allies and Morrison Architects, il nuovo centro d’accoglienza turistica di Welney – del valore di 2,2 milioni di euro – si trova nel cuore della regione dei Fens, nell’Inghilterra orientale. Ricco di risorse naturali il paesaggio pianeggiante del Fenland si estende per un migliaio di chilometri quadrati, attraversato in ogni senso da una rete di corsi d’acqua e di sentieri. Il centro d’accoglienza turistica di Welney ospita una serie di servizi, tra cui aree per la didattica, spazi espostivi, un caffè e uno shop, all’ingresso di una riserva naturale.

Il committente del centro, il Wildfowl and Wetland Trust, che gestisce circa 16 chilometri quadrati di territorio e 18 siti naturali protetti in tutto il Paese, da principio intendeva solo sostituire un ponte d’acciaio degradato che conduceva i visitatori a un punto d’osservazione per il bird-watching. Il punto d’osservazione sorge sul versante opposto al nuovo centro turistico, cui è collegato dal nuovo ponte d’acciaio e tavole di legno. Quando fu bandito il concorso, Allies and Morrison si unirono alla società di ingegneria Arup per proporre un progetto che comprendeva sia un nuovo ponte pedonale, sia un centro d’accoglienza per i turisti. L’edificio avrebbe facilitato l’accesso al ponte alle persone che non erano in grado di usare le scale.

Per consentire l’ingresso al ponte lievemente ricurvo l’edificio, analogo a un fienile, aveva una struttura a due piani e “doveva essere sorprendentemente semplice”, dice Paul Appleton, dello studio Allies and Morrison. “Doveva avere una forma molto immediata, la cui bellezza andava concepita passando per l’assenza di complessità”. Avvicinandosi al centro il visitatore supera un sistema di canne e vasche che raccoglie l’acqua piovana che scola dall’epidermide senza giunture dell’edificio, di assi di larice a spessore rastremato sovrapposte come il fasciame di una nave. Dietro le pieghe di questo riparo dalla pioggia, ci sono una membrana che regola il passaggio dell’aria e una parete a intercapedine riempita di carta riciclata a scopo di isolamento. Per soddisfare i requisiti funzionali del committente gli architetti hanno intagliato il volume dell’edificio in vari punti.

L’angolo sud est del piano terreno è stato eliminato per consentire ai bambini del centro didattico di circolare facilmente dentro e fuori. Al primo piano l’edificio è stato tagliato verticalmente per realizzare la piattaforma d’arrivo del ponte lungo 117 metri. Per creare superfici più lisce dove il volume è tagliato gli architetti hanno usato pannelli di legno a incastro. Alle estremità del tetto a falde, listelli orizzontali di larice che attraversano le aperture proteggono l’interno dalla luce solare diretta e contribuiscono anche a conservare la sensazione di un involucro di legno massiccio. All’interno del primo piano delle aperture rettangolari nel soffitto fungono sia da lucernari sia da camini per le correnti d’aria ascendenti. Il caffè, luminoso e spazioso, occupa un ampio volume sotto il tetto a falde.

Dal pavimento al colmo del tetto il locale, largo 12 metri e mezzo, è alto 7 metri. Con risorse finanziarie limitate lo studio Allies e Morrison Architects ha realizzato una bella idea architettonica, sviluppata nel progetto di un edificio rispettoso della sostenibilità ambientale, la cui disadorna semplicità e il cui aspetto privo di ostentazione saranno certamente graditi ai numerosi birdwatcher che lo frequenteranno per molte stagioni a venire.

https://www.alliesandmorrison.co.uk