Un museo d’arte a Las Vegas (nello stato del Nevada), una sala da concerto a Oporto (in Portogallo) e la sede di una biblioteca pubblica a Seattle (stato di Washington). Sono tre degli ultimi progetti che lo studio olandese OMA (Office for Metropolitan Architecture), guidato da Rem Koolhaas, ha in cantiere e che dovrebbero essere ultimati entro il 2003.
Oggi Koolhaas è una star internazionale dell’architettura e si divide tra Londra, dove risiede con la moglie, l’artista Madelon Vriesendrop; Rotterdam, dove invece è nato e si trova il suo studio; e il resto del mondo dove sono in fase di realizzazione i suoi progetti.
Le sue architetture sono note a livello internazionale e le sue riflessioni sulla realtà urbana contemporanea non sono da meno. Prima che architetto, infatti, Koolhaas è giornalista. Risale al 1978 il suo primo volume “Delirious New York”, dove cerca di spiegare come sia potuto accadere a una città come New York, per nulla pianificata, di diventare la quintessenza della contemporaneità. Obiettivo miseramente fallito invece dagli architetti e urbanisti del Movimento Moderno.
Vedi anche Domus 833 Gennaio 2001: “Junk space. Le scoperte fatte da Rem Koolhaas studiando le forme dello shopping sono il tema portante di Mutations la sua ultima mostra in corso a Bordeaux”.
Rem Koolhaas - OMA
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- 17 gennaio 2001