Kerakoll Colors: i colori che fanno vibrare l’anima

Con la nuova collezione per decorazioni di interni ed esterni, Kerakoll prosegue nella ricerca cromatica confermando il ruolo del colore come protagonista della progettazione e come “tasto” che fa risuonare di emozioni l’ambiente (non solo esteriore).

Kerakoll Colors Foto Daniel Farò

Kerakoll Colors Foto Daniel Farò

Kerakoll Colors Foto Daniel Farò

Kerakoll Colors Foto Daniel Farò

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Se, come diceva Wassily Kandinsky, l’anima è un pianoforte con molte corde, il colore è il tasto, e l’artista è la mano che porta l’anima a vibrare, non c’è da stupirsi che il mondo della creatività progettuale nell’architettura e nel design trovi sempre più spesso nel colore lo strumento per fare vibrare l’anima di uno spazio e di chi lo vive. Un principio che Kerakoll, colosso multinazionale dell’edilizia con un’offerta integrata di prodotti e servizi a vasto raggio (dagli impermeabilizzanti agli adesivi, dai rivestimenti agli smalti e molto altro ancora) ha fatto proprio, intendendo il colore come strumento protagonista della progettazione, in grado di influenzare e trasformare spazi e paesaggi (sia esteriori sia interiori) al di là di una funzione puramente decorativa. 

Radici nel passato e sguardo al futuro

Questo spirito “cromaticamente entusiastico” sprigiona dal Kerakoll Design Lab alle porte di Sassuolo (Modena), dove pulsa il “cuore colorato” dell’azienda: qui, negli stands espositivi, è raccontato il linguaggio espressivo del colore nel campo delle decorazioni, nelle diverse forme e soluzioni tecniche, fondendo meticolosi strumenti di codifica e catalogazione all’orgoglio di un passato di ricerca che non smette mai di guardare al futuro, con l’obiettivo di rendere l’azienda il punto di riferimento in questo settore di mercato. E il futuro è rappresentato, oggi, da Kerakoll Colors, il progetto cromatico dedicato alla decorazione di interni ed esterni più completo e ambizioso mai sviluppato da Kerakoll: non solo pitture e rivestimenti ma un sistema integrato di soluzioni specifiche per ulteriori segmenti – resine decorative e tecniche, vernici, stucchi e sigillanti – coordinato in un’unica palette di 1.500 colori. Il progetto si pone in continuità con il percorso di Kerakoll nell’universo del colore. La prima “scintilla” scoccò nella mente del fondatore del marchio, Romano Sghedoni, già negli anni ’60, proprio in un colorificio, ma si concretizzò solo nel 2000: con l’acquisizione della Società Lombarda Colle (SLC), l’azienda entra nel mercato degli adesivi e dei rivestimenti di parquet; nel 2006, con l’acquisto di Rankover spa (dal 2008 Kerakover e Keradecor), spazia nel campo delle pitture e vernici naturali. Ma è il 2014 l’anno che segna un cambio di passo nella visione imprenditoriale. Con la nascita del progetto Kerakoll Design House, l’azienda amplia il suo raggio d’azione dalla sola edilizia al mondo del design, avviando contestualmente un processo di sistematizzazione di una propria “grammatica” del colore: dalla collaborazione con Piero Lissoni nasce Warm Collection, la gamma di 10 colori dai toni neutri e polverosi che pennella superfici morbide ed essenziali.  Un salto di scala (e di profondità di gamma) si ha nel 2021 quando, con Kerakoll Color Collection, l’azienda espande la palette dei 10 colori di Lissoni in 150 colori per interni, per arrivare al 2025 quando, con Kerakoll Colors, i 150 colori diventano 1.500 e “sconfinano” dagli interni agli esterni: un processo moltiplicativo non di natura banalmente matematica ma frutto di una ricerca sperimentale e artigianale che miscela la scala cromatica di Munsell (padre del concetto di colore tridimensionale) e di Johannes Itten (che nel suo corso alla Bauhaus introduceva il concetto di temperatura, distinguendo tra toni caldi e freddi). Il risultato, ottenuto nel corso di più di un anno di prove empiriche e non senza un po' di serendipity, è una gamma di colori non riconducibili ai tradizionali sistemi standardizzati di codifica NCS e RAL, che distingue il vocabolario cromatico di Kerakoll da quello di tutti i suoi competitors.

Kerakoll Colors

Kerakoll Colors

Con quattro gamme di prodotto – Color Collection (150 colori per resine tecniche e decorative, microfilm e parquet), Color Fill (50 colori per stucchi e sigillanti decorativi), Color Interior e Color Exterior (rispettivamente per la decorazione di interni, 1500 colori, ed esterni, 1000 colori) – una sola palette organizzata in 8 Color Charts – Neutral, Blue, Green, Brown, Yellow, Terracotta, Magenta e Purple – in quattro scale di tonalità (Light, Mid, Deep e Bright), Kerakoll Colors si presenta come un mosaico complesso che richiede una bussola per non perdersi. Ad offrirla è l’atlante sinottico – che campeggia sul muro del Kerakoll Design Lab a beneficio dell’orientamento di clienti, fornitori e dello stesso team aziendale – e che visualizza la complessità riconducendola ad un diagramma cartesiano: le 8 famiglie sono rappresentate in verticale per una lettura dall’alto verso il basso dal chiaro allo scuro, e in orizzontale per una lettura da sinistra a destra dal freddo al caldo, mentre sulla stessa linea si dispongono colori di uguale intensità e saturazione, da quelli più opachi a quelli più brillanti. Una mappatura che accompagna a conoscere le varie possibilità tecniche e figurative in relazione a materiali ed elementi d’arredo, dando massima libertà d’azione ai progettisti.

Kerakoll Colors

Dal concetto alla vita reale

Dopo l’immersione nel mare dei colori, l’esperienza percettiva si “desatura” là dove ogni germe ideativo scaturisce, al Kerakoll Green Lab che, poco lontano dal Kerakoll Design Lab, ospita i laboratori di ricerca e sviluppo dove viene concepito, testato e validato ogni genere di prodotto innovativo. L’edificio, progettato da Studio Biòs Associati di Firenze nel 2014 e ispirato alle forme antropiche e naturali locali (dalle ceramiche, ai Vulcanetti delle Salse di Nirano) si staglia come un Ufo sul territorio sassolese con la sua generosa copertura avviluppante e le superfici immacolate (a trencadis di gaudiana memoria). All’interno, finiture candide realizzate dall’azienda e ampie superfici vetrate accentuano l’atmosfera rarefatta e quasi ascetica dello spazio completamente neutro, sottintendendo forse un implicito assunto: se ad un Iperuranio senza colore appartengono le Idee nella loro fase di germinazione, sviluppo e validazione prima della loro messa a terra, ad un mondo a colori appartiene la vita reale di materia concreta ed emozioni. Per “immergere l'anima nei colori”, “ingoiare il tramonto” e “bere l'arcobaleno” – come diceva Khalil Gibran – lo spettrofotometro lascia il passo alla sensibilità umana.

Kerakoll Colors
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Foto Daniel Farò

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