Nell’editoriale del nuovo numero di Domus, il guest editor Tadao Ando spiega come la conservazione di opere architettoniche non sia soltanto una necessità, ma anche un mezzo creativo. Al testo dell’architetto giapponese seguono come da consuetudine due saggi, entrambi dedicati al tema principale di questo Domus 1059: nel suo articolo, Pierre-Antoine Gatier illustra la prassi del restauro nel rispetto dell'originalità delle opere. Massimo Faiferri racconta i lavori dello studio Lacaton & Vassal Architectes, noti per le loro ristrutturazioni sensibili all'autenticità degli spazi, e premiati quest’anno con il Premio Pritzker.
Nella sezione Architettura entriamo nel merito dei restauri con 6 progetti sparsi per il mondo; in Cile un palazzo in stile neoclassico dell’800 viene convertito per fare spazio all’Assemblea Costituente cilena; Atelier Masōmī restaura in Niger un’antica moschea trasformandola in una biblioteca; esploriamo nel dettaglio la tanto attesa riqualificazione del grande magazzino parigino Le Samaritaine per mano degli architetti Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA; in Italia Gambardellarchitetti interviene sulla Casa del Fascio di Lissone, riportando questa struttura razionalista alla comunità locale. A Tokyo Herzog & de Meuron per Uniqlo reinterpretano la facciata di un edificio degli anni ’80 pur mantenendo la sua struttura originale intatta; in Cina, gli architetti di Kokaistudios recuperano una fatiscente acciaieria e al suo interno ne integrano spazi espositivi (e lavorativi) con una facciata luminescente.
Nella sezione Arte incontriamo i due artisti Tatsuo Miyajima ed Es Devlin, che mediante installazioni fatte di luci, forme e colori catturano le diverse sfumature del concetto di “tempo”.
Scopriamo una collezione di pezzi di arredo ispirata alle case vernacolari del Mediterraneo nella sezione Design.
La rubrica Creators pone la domanda “Come possiamo cavalcare il tempo?” a celebri artisti e progettisti: Manuel Aires Mateus, Paul Smith, Balkrishna Doshi, Jean Nouvel, Neri Oxman, Thom Mayne, Sou Fujimoto, Dominique Perrault, Steven Holl e John Pawson, i quali elaborano le loro idee tramite disegni, fotografie e parole.
Nella sezione Attorno al Progetto sono protagonisti il design e la storia della Citroën DS, la storica autovettura frutto della collaborazione tra tecnici francesi e designer italiani; e torniamo a Milano a visitare lo Studio Albori, noto per i progetti di conservazione e restauro.

Nel Diario di questo mese: alla Tavola Rotonda con Nicola Russi, Angelica Sylos Labini, Jonathan Olivares e Marianna Fantoni si parla del futuro dei luoghi di lavoro e di come stanno cambiando, partendo dalla domanda “Dopo la pandemia, l’ufficio del futuro sarà all’aria aperta?”.
Nella rubrica Casa come me entriamo nella dimora bolognese del trombettista italiano Paolo Fresu, tra arredi di design e opere d’arte degli amici Pilar Gómez Cossío, Salvatore Ravo e Greta Frau. Segue un’intervista con Enrico Pasi, direttore generale di Suicoke, il noto brand di calzature giapponese, sulla reinterpretazione del sandalo e il ruolo della cultura visiva del Sol levante sull’arte occidentale.
In Punti di Vista la Biennale di Venezia 2021 è al centro del dibattito. I temi principali sono la sostenibilità e le scelte del curatore Hashim Sarkis, e il suo “dispositivo curatoriale basato sulla paradossale scomparsa dell’architettura stessa”. Seguono le pagine dedicate all’architettura per bambini, ai nuovi (e vecchi) talenti nell’ambito del design e dall’artigianato, ai materiali riciclati e una riflessione sulla famosa lampada De-lux di Gio Ponti. Il Diario si chiude con una conversazione tra il direttore editoriale di Domus Walter Mariotti e Irene Tinagli, Europarlamentare italiana ed economista urbana, sulle città post-Covid, la macroeconomia e “l’opportunità di non ripetere gli errori fatti nel passato”.

In allegato a questo doppio numero, la seconda uscita di DomusAir, uno speciale dedicato interamente a trasporti e le connessioni dell’era post-covid. Il focus del numero è “Il dibattito globale sul futuro della mobilità” e si suddivide in 5 sezioni: Hot Tips, temi, idee e persone in prima linea sul campo dei trasporti e dell’aviazione; Projects, i progetti in corso di stazioni, aeroporti e ponti nel mondo; Technology, ovvero l’innovazione digitale come motore del cambiamento, tra droni e treni alimentati ad idrogeno; Sustainability, sull’impatto globale delle interconnessioni; e infine Take Off, un saggio di Giulio De Carli sulla realizzazione delle infrastrutture del futuro.