Nel panorama dei supporti musicali, pochi oggetti hanno saputo unire compattezza, qualità di ascolto e fascino tecnologico come il MiniDisc. E pochi sono stati così sfortunati e poco impiegati, rispetto al loro potenziale. Lanciato da Sony nei primi anni ’90, questo piccolo disco magneto-ottico rappresentava una sintesi perfetta tra analogico e digitale, diventando per molti appassionati un compagno inseparabile nell’era precedente a quella degli iPod. Sebbene non abbia mai raggiunto la diffusione globale del compact disc, il MiniDisc ha conquistato una nicchia fedele grazie alla sua resistenza, alla possibilità di registrazione e all’innegabile appeal futuristico.
E oggi, pur vivendo un’epoca dominata dallo streaming, il MiniDisc torna a far parlare di sé in una veste completamente nuova: quella dell’alluminio billet. Realizzato da Eddie Chan, designer industriale, la novità proposta in una campagna di crowdfunding non è solo un omaggio nostalgico ma una reinterpretazione del supporto, pensata per i collezionisti e gli amanti del design.
Il disco è bellissimo ed è oggi un oggetto da collezione. Ma io volevo spingermi oltre.
Eddie Chan, designer del nuovo MiniDisc

“Una delle cose che rendevano speciali i MiniDisc era la varietà di marchi che ne realizzavano e disegnavano di diversi, con estetiche uniche. Quello che ho notato è che c’è stato solo un disco mai prodotto in lega metallica: il Sony MD2000. Era realizzato con due pezzi di magnesio stampato: una lega molto usata all’epoca da Sony nei suoi dispositivi portatili. Il disco è bellissimo ed è oggi un oggetto da collezione. Ma io volevo spingermi oltre” spiega Eddie Chan e continua “Nel 2023 ho iniziato a fare reverse engineering del MiniDisc, ispirandomi a vari stili ma in particolare a due modelli tenuti insieme da viti: il Tdk Md-Xg e il Tdk Pro. Poiché non volevo realizzare un altro disco in plastica stampata a iniezione, ho modificato il design del Tdk Pro per creare un disco lavorabile a partire da un blocco pieno di alluminio. Dal punto di vista dei materiali, l’alluminio si è rivelato ideale: è più facile da lavorare rispetto all’acciaio, non arrugginisce e può essere anodizzato per aggiungere colore, invece che verniciato, evitando così uno spessore aggiuntivo. Inoltre, l’alluminio conferisce un piacevole senso di peso quando lo si tiene in mano, ed è fresco al tatto. In quel momento, sai di avere tra le mani qualcosa di speciale”.

Dal design ispirato al celebre Tdk Pro, il primo prototipo dell’oggetto è stato realizzato alla fine del 2023 come un semplice esperimento ma con risultati altrettanto sorprendenti. Per la costruzione iniziale, infatti, sono state riutilizzate alcune componenti del disco originale al fine di mantenere lo stile iconico del supporto; successivamente sono state apportate alcune modifiche per semplificare la lavorazione e ridurre i costi. Il secondo prototipo è stato creato in alluminio grezzo, per ridurre ulteriormente i costi di produzione, e poi lucidato a mano rappresentando così una base di partenza per un progetto da sviluppare qualora il modello principale avesse ottenuto successo. I prototipi 3 e 4, invece, sono stati affidati a produttori esterni e vedono l’aggiunta una finitura spazzolata, pensata per conferire al prodotto un aspetto più raffinato e un tocco distintivo, pur rivelandosi però problematica poiché deformava l’alluminio.

La lavorazione del disco ha quindi richiesto necessariamente una fresatura Cnc a 5 assi, l’unico modo per non rischiare deformazioni mentre per la finitura è stata scelta la sabbiatura. Ciò nonostante, l’idea iniziale di riutilizzare parti da dischi originali si è rivelata impraticabile, vista l’estrema varietà di modelli esistenti. È stato quindi progettato e realizzato un set completo di stampi per produrre da zero otturatori in metallo, blocchi di scrittura e cursori in plastica.
Ogni nuova modifica ha richiesto la realizzazione di ulteriori prototipi, come quello dorato, seguito dalla versione definitiva in blu, testata all'inizio del 2025. In questa fase sono stati introdotti micro-dettagli funzionali, come il raggio sugli angoli dei fori per evitare impuntamenti, e un nuovo intaglio per facilitare l'accesso alla linguetta di protezione dalla scrittura. Durante i vari test, svolti con fornitori specializzati in Cina, è stato affinato ogni elemento del prototipo per ottenere un disco funzionale ma curato nei minimi dettagli: la versione finale, costruita in alluminio billet 6061 e anodizzato in 5 colori differenti, rappresenta un equilibrio tra precisione ingegneristica e rispetto per l’oggetto originale: inoltre, se usato correttamente, il disco può durare per sempre.
Il MiniDisc di Eddie Chan non è in commercio ma è possibile supportare il progetto partecipando alla campagna attiva su Kickstarter: è possibile preordinare un esemplare del disco, che sarà consegnato durante il prossimo settembre, con un contributo di circa 109 euro.