Le cose che hanno definito il 2023

Oggetti fisici e digitali, mezzi di trasporto terrestri e spaziali, pezzi unici o prodotti in massa, con un occhio al futuro che verrà: ecco le cose che quest’anno Domus ha messo da parte nella sua capsula del tempo.

Viviamo ancora in un mondo di oggetti? E in questo caso possiamo definire “oggetto” quelle interfacce, quei concetti, quei mondi paralleli che l’ibridazione sempre più presente tra reale e virtuale ci pone di fronte? Se siano gli oggetti a indicare chi siamo e la nostra progettualità – che poi è il modo che abbiamo per fare parlare presente e futuro – era un dubbio che serpeggiava già nella selezione degli “oggetti” che avevano definito l’anno scorso. Ma non avrebbe avuto senso vedere in quella lista per esempio il Metaverso, che è difficile qualificare come oggetto ma ha sicuramente definito tante nostre aspirazioni e innescato discorsi (e giri di denaro) l’anno scorso? Ed è davvero così facile fare cadere sotto l’etichetta di oggetto una tendenza che ha influenzato le nostre giornate, un rebranding, un fenomeno sociale che ci definisce?

In generale, il termine  “oggetto” si riferisce a qualcosa di tangibile, fisico o materiale che può essere percepito attraverso i sensi. Gli oggetti hanno una presenza fisica e occupano uno spazio nello spazio tridimensionale. Ad esempio, una sedia, una penna, un computer sono tutti esempi di oggetti.
(ChatGpt, una delle “cose” del 2023, dà la sua definizione di “oggetto”)

Per questo quest’anno abbiamo allargato le maglie della nostra selezione e abbiamo scelto una serie di cose, simbolicamente 23, che riteniamo cruciali per capire un anno in cui le tante scintille innescate dal post-covid hanno intensificato fuochi e conflitti nel panorama globale, mettendo sul piatto uno scenario in cui materiale e immateriale, ciò che sta nella norma e ciò che è estremo, guerra e consumo, conquista dello spazio e crisi climatica, Dubai e sostenibilità vivono l’uno accanto all’altro. E dove da un lato si fa in fretta a dire che siamo alla fine della corsa del capitalismo, mentre dall’altro il mondo dei consumi è ancora sanissimo e prodigo di sulfuree manifestazioni.

Hanno partecipato alla selezione: Silvana Annicchiarico, Federico Cauro, Giovanni Comoglio, Francesca Critelli, Annalisa Musso, Andrea Nepori, Matteo Pirola,  Alessandro Scarano, Irene Sensoli, e Romina Totaro.

1. ChatGPT

ChatGPT, il prodotto software in più rapida crescita nella storia dell’umanità e il primo che – secondo i pessimisti dell’AI – potrebbe avviarne l’estinzione. In un anno il Large Language Model di Open AI ha creato da zero un nuovo settore: nel 2024 aspettiamoci novità ancora più eclatanti. Fortunatamente, chi sosteneva che chatGPT avrebbe rubato a tutti il posto di lavoro non ha avuto ragione. Almeno per adesso.

2. Il Rosa Barbie

A Hollywood si racconta che durante la produzione del blockbuster dedicato a Barbie, Greta Gerwig abbia terminato le scorte mondiali dell’iconica pittura rosa che dettaglia il set design di tutta la pellicola. Da qui, nasce l’ascesa dell’estetica “Barbie style”, ispirando appassionati ma non solo.

3. La “vuittonizzazione” di Yayoi Kusama

Zucche e pois, architravi dell’iconografia della grande artista giapponese, invadono centri città e distretti del fashion di tutto il mondo in occasione della capsule collection Kusama x Louis Vuitton. Lei non li può vedere: vive in un ospedale psichiatrico dal ‘77.

4. Il Vision Pro di Apple



Con il Vision Pro Apple si butta nell’arena, neanche troppo affollata né particolarmente frequentata, della realtà virtuale e aumentata. Sarà questo il dispositivo che la sdoganerà definitivamente? Lo vedremo in azione molto presto, ma per molto tempo rimarrà uno strumento per pochi.

5. L’Impero Romano

@rds_radio 🏛️ la sfida è vinta sicuramente da Alberto Angela! “Quanto spesso pensi all’Impero Romano?” Da settimane sui social è diventata la domanda più ricorrente. Il trend è iniziato a diventare virale verso fine agosto e, settimana dopo settimana, ha coinvolto tutti. Da Fabio Rovazzi ai The Jackal, in tanti hanno risposto alla domanda creando i meme e le gag più esilaranti. All’appello mancava solo lui, uno dei più esperti in assoluto sull’argomento: Alberto Angela! . . #RDSnews #RDSgrandisuccessi #imperoromano #AlbertoAngela ♬ suono originale - RDS


Quanto spesso pensate all’impero romano? Vista la viralità tiktok e poi trans-piattaforma di questa domanda rivolta agli uomini dalle loro partner lungo il 2023, la risposta non può che essere “Spessissimo”. Un trend lanciato dal creator Gaius Flavius e durato mesi. 

6. La Birkin di Lego fake, generata dall’AI

Accanto al Rockefeller Center, al Concorde, alla Tour Eiffel, abbiamo visto comparire la Birkin di Hermès, dei Rolex, degli Audemars Piguet. Rigorosamente assemblabili in mattoncini Lego. Poco confortante immaginarne il prezzo anche come Lego Icons, ma in ogni caso sforzo inutile: si è trattato di un trend di fake generati in intelligenza artificiale. 

7. La costosissima racchetta di Nole

Foto Christian Mesiano

Di racchette nella sua carriera Djokovic ne ha rotte parecchie, più di 50. Questa si è salvata e c’è un perché: ci ha vinto i French Open del 2016, un momento epocale per la sua carriera. Quella racchetta è stata venduta all’asta alla cifra record di 107mila dollari. Quello era il 12esimo titolo in carriera per Nole: da allora li ha raddoppiati.

8. #wesanderson

Wes Anderson il regista, quello che ha definito un’estetica hyperpop e che ora sembra non riuscire più a uscirne vivo, consegna alle sale l’ennesimo filmetto di maniera. In concomitanza, #wesanderson diventa di tendenza su Tiktok, con un effetto che romanticizza anche la più banale delle esistenze. 

9. Il terremoto delle swifties

Se Eminem con il personaggio di una sua canzone era riuscito a creare la figura dello “stan” come fan esasperato, con i suoi concerti di luglio a Seattle la cantante Taylor Swift è riuscita a incidere direttamente sulla geologia del pianeta: le migliaia di “Swifties” radunate hanno causato ciò che è stato registrato come attività sismica di magnitudo 2.3.  

10. Twitter che diventa X

A luglio, il social network dell’uccellino azzurro ha cambiato denominazione e identità, con logo e nome che si sono trasformati in una X. Segno ricorrente nell’universo del proprietario Elon Musk, dal primo nome dato a Paypal (x.com), ai modelli Tesla, a Space X, al figlio avuto con la cantante Grimes e chiamato X Æ A-12. 

11. La chiatta per tenere i migranti al largo della Gran Bretagna

A luglio la nave Bibby Stockholm, è arrivata al porto di Portland, nel Dorset, dopo essere stata ristrutturata per contenere fino a 500 uomini singoli, il numero di richiedenti asilo che il governo di Rishi Sunak ha scelto di tenere dentro questa struttura ormeggiata invece che dentro alberghi. 

12. Il tramonto della Ford Fiesta

Ford Fiesta, 1976

Col riconfigurarsi della mobilità a livello globale, le auto che diventano beni sempre più di lusso, il prevalere di Suv e B-Suv, interi segmenti hanno perso modelli nel 2023, come quello delle utilitarie, dove la Ford Fiesta – icona di massa dal 1973 – è uscita di produzione.

13. La miracolosa casa delle Hawaii

Gli incendi devastano le Hawaii e in particolare Maui. Della storica città di Lahaina non rimane più niente. A parte una casa che pare photoshoppata: integra e perfetta. Costruita nel 1925 e chiamata immediatamente “miracle house”, nessuno ha una idea chiara del perché sia scampata alla distruzione che l’ha avvolta.

14. La sfera di Las Vegas e (forse) le sue figlie

L’MSG Sphere a Las Vegas – progetto di Populous completato a luglio e inaugurato dagli U2 – con la sua tecnologia ha segnato una svolta sia nell’industria dell’entertainment sia nella storia delle geodi dai tempi di Buckminster Fuller. Ma le repliche possibili di questa struttura per spettacoli sono state osteggiate – bloccate, come a Londra – per il temuto impatto violento di luci e suoni sull’intorno. 

15. Vieni a Vedere, Bottega Veneta

Con l’installazione immersiva disegnata per il negozio di Montenapoleone, Gaetano Pesce ha presentato due borse in edizione speciale, le prime della sua intera carriera: My Dear Mountains e My Dear Prairies – un racconto delle montagne d’Este dove è cresciuto e delle praterie dell’America, dove vive oggi.

16. Yearbook

@livvy Never took senior pics cause i was homeschooled… so here ya go #aiyearbook ♬ original sound - Dose of RX | A dose of life ✨️ - RX | A dose of life ✨️

Comincia molto a est per poi conquistare Instagram in tutto il mondo una tendenza che sa di nostalgia per gli anni ‘90, ma che dimostra anche la leggerezza con cui consegnamo la nostra immagine ai servizi tech. Grazie agli acquisti in-app, pare che Epik abbia guadagnato circa 250mila dollari dal giorno del lancio.

17. Il treno di Kim Jong-Un

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Una vera e propria fortezza su rotaia quella che Kim Jong Un ha usato per spostarsi dalla Corea del Nord alla Cina dove ha incontrato Xi Jinping: un treno sicurissimo, dotato di ogni confort e così blindato da viaggiare lentissimo per via del peso. Anche il padre e a sua volta dittatore Kim Il Sung evitava l’aereo per paura di un attentato. Pare sia morto proprio in treno, di infarto. 

18. Il ritorno della Big Suit


Balenciaga porta sulle passerelle, anzi sulle strade di Hollywood, un modello di giacca che ricorda parecchio la Big Suit esibita da David Byrne sul palco con i Talking Heads 40 anni fa. Strana coincidenza – ma sarà una coincidenza? - una giacca fuori scala compare anche addosso a Nicholas Cage in alcune scene oniriche di Freak Scenario, uno dei film più destabilizzanti dell’anno. 

19. La batteria edibile IIT

Il Time ha premiato la batteria commestibile dell’Istituto Italiano di Tecnologia tra le migliori invenzioni 2023. Realizzata con riboflavina e quercitina, incapsulata in cera d’api e separata da alghe nori, la batteria è sicura se ingerita. Con possibili usi in medicina, sicurezza alimentare e giocattoli, è un avanzamento innovativo nelle tecnologie sostenibili. 

20. Il martello Hmmr

Courtesy Ied

Marco Alessiani ha ideato Hmmr, un martello ergonomico per piccoli lavori come piantare chiodi. Differisce dai prodotti iper-progettati grazie a un design semplificato, realizzato con un solo materiale e processo ecologico. Veloce da produrre e riciclabile, Hmmr ha vinto il Design Award 2023.

21. I quadri di Berlusconi

Foto Andres Ubierna

Una collezione immensa di 25mila opere, acquistata al telefono da Berlusconi nel corso di anni di televendite notturne e aste telefoniche. Non valgono niente. Nella complessa eredità economica, politica e culturale post-mortem del Cavaliere, questo tassello che mancava è la punta dell’iceberg: la parte che nessuno vuole e che ora tutti guardano.  

22. Le due Starship esplose


L’astronave che dovrebbe portare l’umanità su Marte è sempre più vicina a uscire dalla nostra atmosfera senza disintegrarsi a mezz’aria, ma dovremo aspettare l’anno prossimo per vedere un lancio riuscito in tutto e per tutto. Elon Musk ama scherzare dicendo che i test della Starship non si sono conclusi con delle esplosioni, bensì con uno “smontaggio rapido non programmato”. 

23. Il Panorama


Tra riscoperte – vacanziere – di borghi italiani e vita lenta, trasformazione in macchine turistiche – o materia da reel – di centri storici europei come Barcellona, Lisbona, Napoli, o anche di deserti come quello sfortunato del Burning Man, il 2023 ha messo in evidenza la natura del panorama come bene consumabile e commerciabile, generando non poche onde di critica e provvedimenti normativi

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