È bello poter fare di tanto in tanto il punto della relazione vitale tra il mondo artistico/culturale e quello politico, economico, d’impresa, di tutela. Capire come si articolano connessioni e implicazioni tra il “soft power” culturale e il grande, e in certi casi selvaggio, spirito del tempo. Discutendo sulle questioni senza indulgenze, e cercando nuove strade. È precisamente questo lo scopo di The Art Symposium, che si tiene allo Gnamc (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea), di Roma, lunedì 19 maggio. La manifestazione, diretta da Guido Talarico e Renata Cristina Mazzantini, è nata proprio per costruire un dialogo di alto profilo sul ruolo della cultura e dell’arte.
E se l’arte fosse uno strumento di soft power?
Alla Gnam di Roma, The Art Symposium immagina un futuro in cui i legami tra cultura, politica ed economia si intrecciano in modo sempre più profondo.
View Article details
- 14 maggio 2025
Ad aprire i lavori della giornata, organizzata e promossa da Inside Art e Gnamc, con communication partner The Skill, sarà il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Con lui, interverranno protagonisti di spicco del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico, culturale e dei media, tra cui Evelina Christillin (Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie), Fabio Pompei (Ceo Deloitte Italia), Luboš Veselý (Direttore Karel Komárek Family Foundation), Christina Chandris (Board Member Tate Gallery), l’ambasciatore Francesco Maria Talò, Giulia Zamagni (Responsabile Cubo Museo d'impresa del Gruppo Unipol), Stefano Genovese (Direttore Relazioni istituzionali Gruppo Unipol).
Fulcro della giornata del 19 maggio saranno i panel tematici, che affronteranno, da prospettive diverse ma complementari, le sfide più attuali del rapporto tra cultura, potere e mercato.
Il primo, Diplomazia della Cultura: Il valore del soft-power in epoca di tensioni internazionali, analizzerà il ruolo della cultura come leva strategica nelle relazioni geopolitiche, interrogandosi su come gli Stati impieghino strumenti culturali per costruire consenso, influenza e stabilità, ma anche sui rischi legati alla sua strumentalizzazione. Seguirà: Il ruolo delle istituzioni pubbliche e private nella gestione delle risorse culturali, un confronto sull’efficacia delle politiche nazionali ed europee nel promuovere e proteggere il patrimonio culturale. Nel pomeriggio: Il valore economico della cultura: investimenti di successo, un’analisi dei casi in cui la cultura ha generato impatti economici concreti senza perdere la propria integrità, con uno sguardo critico sul fenomeno dell’art washing e sul necessario equilibrio tra ritorno finanziario e responsabilità etica.
Immagine di apertura: Foto Fred Romero da Adobe Stock