Nella ex sala cinema di Piazza Cavour 3, progettata dall’architetto Vittoriano Viganò e oggi show-room di Visionnaire, Eleonore Cavalli, direttrice creativa della maison, ha raccontato a Domus dell’evoluzione del brand, che quest’anno si manifesta non solo nelle intenzioni strategiche, ma soprattutto nelle scelte stilisitche. Eleonore Cavalli, l’azienda si sta muovendo nel tentativo di andare incontro ai designer, agli architetti, ai creativi del settore: “chi realizza un progetto ha la volontà di scegliere il pezzo unico, il prodotto che lo rappresenta, non l’azienda che lo rappresenta”.
Eleonore Cavalli: “Così Visionnaire si apre alla nuova generazione di designer”
La direttrice creativa racconta a Domus la strategia del brand di design, che quest’anno punta sugli “hero products” e sulle nuove collaborazioni.

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- La redazione di Domus
- 03 marzo 2025

Dopo i primi vent’anni di lavoro, per restare al passo con i cambiamenti di questo settore, serve uno scatto successivo: “Abbiamo definito i nostri Hero products che sanno integrarsi in progetti eterogenei, pur preservando i punti di forza dei brand: la full home philosophy, l’alta manifattura e il suo livello di esecuzione ineguagliabile, la possibilità di realizzare soluzioni bespoke” spiega Eleonore Cavalli. Designer come Alessandro La Spada, Draga & Aurel, Studiopepe, La Conca, Marc Ange, Mauro Lipparini erano già nel circuito di Visionnaire, e hanno disegnato gli hero products che da questo momento potranno essere singole chiavi di caratterizzazione di un intero progetto.
La maison, però, è aperta anche alle collaborazioni con “la nuova generazione di designer”. Possibile, spiega il marchio, quella di cui si parla già tanto con NM3, il giovane studio di design noto per le sue creazioni in metallo e per le collaborazioni con il mondo della moda – Sunnei, Off-White, Adidas, per citarne alcuni. Quando le viene chiesto com’è lavorare con le nuove leve, Cavalli risponde: “è fantastico, anche se a volte sfidante perché questa generazione ha ha una sensibilità, diversa rispetto agli altri designer più storici con cui ci piace molto confrontarci. Ma il punto è proprio questo, la volontà di contaminare il linguaggio e di aprirsi.”
E questa volontà si riflette anche nella presenza di Visionnaire al Salone del Mobile 2025, dove parteciperà con un padiglione che ruota tutto attorno ad un unico elemento. Si tratta di C-Square, una libreria lunga 20 metri e alta 4 che diventa un portale da attraversare, come fosse un passaggio dal passato al futuro. Creata in collaborazione con l’architetto Stefano Maria Pozzi, C-Square ha moduli in alluminio 60x60, estraibili e inseribili facilmente senza lasciare tracce perché hanno un’installazione in ferro magnetico, senza binari o altre tracce visibili. E vuole essere un “inno alla luce”, con i moduli intervallati da fonti luminose regolabili.
Immagine di apertura: Shibari by Studiopepe per Visionnaire
Tutte i prodotti illustrati fanno parte della più ampia collezione di "hero products".