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Il numero di dicembre 2018 – l’ultima edizione di Michele De Lucchi come direttore di Domus – indaga la nostra costante ricerca di novità. Gli allegati offrono una panoramica sull’architettura filippina e un’introduzione al prossimo direttore, Winy Maas.

Senza il coraggio di guardare oltre, non si potrà mai allargare l’orizzonte della conoscenza e del desiderio di esplorazione. Coraggio e paura sono la benzina che alimenta e corrode il motore dell’innovazione. Sono sempre insieme e senza l’uno non c’è l’altra. L’ultimo numero di Michele De Lucchi in qualità di direttore di Domus per il 2018, si concentra sulla diversità – e su come la nostra persistente ricerca di novità alimenta l’innovazione. Tra le tematiche salienti del numero di dicembre 2018: il caso  studio di una casa svizzera che reinterpreta la tradizione per creare una nuova identità e il rinnovamento del piano culturale di Helsinki con l’apertura del Museo Amos Rex della JKMMM.

JKMM Amos Rex museum Helsinki Finland. Foto Hannu Rytky
JKMM Amos Rex museum Helsinki Finlandia. Foto Hannu Rytky
Tra Firenze, Pistoia e Prato, dove la collina si ibrida con i distretti industriali, un piccolo orto straniero trasfigura l’iconografia stessa del paesaggio toscano. Foto Leone Contini
Gabbietta giapponese per grilli di fine Ottocento con un esemplare di tettigonia viridissima. Foto © Matteo Piazza
Archeologia. Dettaglio del tempio di Kôm Ombo, che sorge in Egitto sul promontorio della cittadina omonima, sulla riva occidentale del Nilo. Fu realizzato durante la dinastia tolemaica. Foto © Charlotte Skene Catling
Bauhaus Archiv, Blick aus dem Turm, photo Staab Architekten
Studio Mumbai L’atlante emotivo di Bijoy Jain. Foto Henrik Blomqvist
LabF3, Progetto di recupero di Contrada Bricconi. Foto Roberto Macagnino
Gion A. Caminada Casa Caminada Fürstenau Svizzera. Foto Gaudenz Danuser
Alessandro Mendini, Venice, mobile/cabinet, 2008. Inviato da Cleto Munari a Cara Domus da Cleto Munari
David Chipperfield Architects Berlin, Amorepacific headquarters, Seoul. Foto Noshe
David Chipperfield Architects Berlin, Amorepacific headquarters, Seoul. Foto Noshe
Alcune scene del film di Jean-Luc Godard Il disprezzo (1963), ambientato in parte a Capri a Casa Malaparte. Capolavoro del Razionalismo italiano e progetto di Adalberto Libera, la villa fu inaugurata nel 1943
Ramak Fazel, San Francisco Art Institute. Ogni volume interagisce con la Baia di San Francisco e inquadra i monumenti circostanti come la Coit Tower di Pioneer Park e il Transamerica Pyramid
Anne Marie Laureys, Sunday Basket, ceramics. Foto Peter Claeys
Ahmed Mater, Easha Panorama 1 (from the serie Desert of Pharan) 2011-in progress, courtesy the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
JINS store Shanghai World Financial Center Shanghai, Cina. Foto Eiichi Kano
Dettaglio del laboratorio di Labinac a Berlino. Courtesy of Labinac
Per Alessandro Mendini il disegno non è un processo di rappresentazione, ma di esplorazione
Ateliers Jean Nouvel La Marseillaise, Marsiglia. Foto Michèle Clavel
Ateliers Jean Nouvel La Marseillaise, Marsiglia. Foto Michèle Clavel
Gaetano Pesce, the Pluralist Tower project, São Paulo, 1987-1988. Courtesy Gaetano Pesce’s office
Philippe Rahm architectes Mosbach paysagistes Ricky Liu & Associates Central Park Taichung, Taiwan. Courtesy Philippe Rahm architectes
Provenienti dalla collezione privata di Rolf Fehlbaum, presidente emerito di Vitra, questi robot giocattolo raccolti negli anni coprono un arco di tempo di quasi mezzo secolo, dal 1937 al 1968
Robbrecht en Daem architecten Zuidertuin Edificio residenziale, Anversa, Belgio. Foto Filip Dujardin
Ettore Sottsass, Casa Olabuenaga, 1997. Foto Trade Winds Photography
Massimo Scolari, con gli oggetti da lui collezionati negli anni, scovati nei mercatini e “salvati, restituti al loro rango”
A Tokyo, abbiamo visitato lo studio Toyo Ito & Associates dove riunioni reiterate, schizzi e modelli sono fondamentali per mettere alla prova l’idea iniziale prima di arrivare al progetto finale. Photo © Andrea Caputo
Franco Raggi, Travel a Toronto.
Julia Binfield interpreta per Domus la mostra “Tutto Ponti. Gio Ponti Archi-Designer” al Musée des Arts Décoratifs di Parigi

Il numero comprende anche una visita allo studio di Toyo Ito a Tokyo, i “visual report” sui disegni di Alessandro Mendini e sui progetti di Gio Ponti, entrambi ex direttori di Domus. Da gennaio 2018 Domus avrà come direttore l’architetto Winy Maas, co-fondatore dello studio olandese MVRDV.