To organize delirium

Una grande mostra al Whitney Museum di New York coglie la complessità e la natura attivista dell’arte di Hélio Oiticica, concentrandosi sul periodo decisivo a New York negli anni Settanta.

“Hélio Oiticica: To Organize Delirium” è la prima grande retrospettiva statunitense negli ultimi due decenni dedicata al lavoro di uno degli artisti brasiliani più originali del Novecento. Oiticica (1937–1980) ha fatto arte che risveglia i nostri corpi, i nostri sensi, la nostra sensazione di essere nel mondo: la sua arte ci sfida ad assumere un ruolo più attivo.

Img.1 Installation view “Hélio Oiticica: To Organize Delirium”, Whitney Museum of American Art, New York. Photo Matt Casarella

Dopo gli esordi con le indagini geometriche nella pittura e nel disegno, Oiticica è passato presto alla scultura, alle installazioni architettoniche, alla scrittura, ai film e alla creazione di ambienti su vasta scala e di natura sempre più immersiva, opere che trasformavano lo spettatore da semplice spettatore a parte attiva. La mostra comprende alcune delle sue installazioni su larga scala, tra cui Tropicalia ed Eden, ed esamina i legami dell’artista con la musica e la letteratura, oltre alla sua risposta alla politica e al contesto sociale.

Img.2 Installation view “Hélio Oiticica: To Organize Delirium”, Whitney Museum of American Art, New York. Photo Matt Casarella
Img.3 Installation view “Hélio Oiticica: To Organize Delirium”, Whitney Museum of American Art, New York. Photo Matt Casarella
Img.4 Installation view “Hélio Oiticica: To Organize Delirium”, Whitney Museum of American Art, New York. Photo Matt Casarella
Img.5 Installation view “Hélio Oiticica: To Organize Delirium”, Whitney Museum of American Art, New York. Photo Matt Casarella
Img.6 Installation view “Hélio Oiticica: To Organize Delirium”, Whitney Museum of American Art, New York. Photo Matt Casarella
Img.7 Installation view “Hélio Oiticica: To Organize Delirium”, Whitney Museum of American Art, New York. Photo Matt Casarella
Img.8 <b>Left</b>: Hélio Oiticica in front of a poster for Neil Simon’s play The Prisoner of Second Avenue, 1972. © César and Claudio Oiticica. <b>Right</b>: Hélio Oiticica, P15 Parangolé Cape 11, I Embody Revolt worn by Nildo of Mangueira, 1967. © César and Claudio Oiticica. Photo Claudio Oiticica
Img.9 Parangolé Cape 30 in the New York City Subway, 1972. Digital projection, dimensions variable. Courtesy of César and Claudio Oiticica, Rio de Janeiro
Img.10 Hélio Oiticica. Installation view. CC5 Hendrix-War,1973. Collections of César and Claudio Oiticica and Neville D’Almeida. Whitney Museum of American Art, New York. Photo Oto Gillen

  La mostra coglie l’entusiasmo, la complessità e la natura attivista dell’arte di Oiticica, concentrandosi in particolare sul periodo decisivo trascorso a New York negli anni Settanta, dove è stato stimolato dall’arte, dalla musica, dalla poesia e dal teatro. Mentre Oiticica inizialmente aveva collaborato con molti artisti della città, finì per vivere auto-isolato da tutti prima di tornare in Brasile. Morì a Rio de Janeiro, nel 1980, all’età di soli 42 anni.


fino al 1 ottobre
Hélio Oiticica: To Organize Delirium
Curatori
: Lynn Zelevansky, Elisabeth Sussman, Sondra Gilman
Whitney Museum of American Art
Gansevoort Street 99, New York