Più vero del vero

Il concetto d’imitazione ha preso da alcuni anni il sopravvento nella ceramica. Cersaie 2016 ha confermato questa tendenza, lasciando però intravedere altre importanti ricerche estetiche.

La trasmutazione dei caratteri e delle proprietà da un materiale a un altro è uno degli aspetti più fertili della contemporaneità. L’ultima edizione di Cersaie ha confermato la tendenza di molte aziende a interpretare il prodotto ceramico riproponendo proprietà appartenenti in natura a materie prime diverse, per caratteristiche fisiche e immagine. Abbiamo ritrovato in fiera anche quest’anno lastre ed elementi di gres porcellanato che emulano altri materiali – dal legno, declinato in tutte le sue essenze, alla pietra naturale, passando per i cementi e le resine, e attraverso interessanti incursioni nell’universo del tessile.

In apertura: un dettaglio della Cromomaterioteca® presentata da Oikos nel suo stand a Cersaie 2016. Sopra: Arte Pura di Daniela Dallavalle per Ceramiche Refin

La stampa a getto d’inchiostro ha rivoluzionato l’industria della decorazione della ceramica in un tempo relativamente breve. Negli ultimi dieci anni la qualità del prodotto è molto cambiata. Grazie agli avanzamenti tecnologici della stampa digitale, le imitazioni sono diventate più fedeli e le superfici riproducono nei minimi dettagli le tonalità, le venature, le trasparenze, la lucentezza e i cromatismi dei materiali di arrivo. 
E mentre il mondo della pietra naturale continua la sua lotta estenuante contro l’imperfezione, quello della ceramica riproduce l’irregolarità per rimandare all’autenticità delle lavorazioni artigianali.

Emil Ceramica, collezione Provenza

Il concetto d’imitazione ha preso il sopravvento. Aristotele nella sua Logica avrebbe chiamato ‘falsi’ artefatti di questo tipo, definendo tale la falsità delle cose perché induce una falsità nel giudizio della persona che viene ingannata. Ma è vero del resto che la bellezza dei legni e dei minerali naturali convive in queste proposte con la praticità e la resistenza proprie della ceramica.

Ceramica Sant’Agostino, dopo aver introdotto nel settore ceramico l’effetto tessuto di ultima generazione, ne propone l’evoluzione con il lancio della collezione Tailorart

Sebbene il livello della domanda di superfici che riproducano materiali naturali come legno, marmo e pietra sia destinata a mantenersi elevata, si stanno affermando nuove direzioni estetiche. Da un lato, si affacciano con decisione le riproduzioni dell’universo del tessile, dai ricami alle trame classiche, mentre si attesta, dall’altro, un ampliamento della gamma dei formati e una parallela estensione dello spettro delle tonalità e delle finiture che, combinati tra loro, diventano sistema decorativo.

La serie ceramica Waterfall di Lea rilegge in modo realistico e fisico una pietra rocciosa e antica come l’ardesia

Componendo tra loro formati, cromie e finiture – provenienti da serie e collezioni presistenti – si possono creare nuove texture per pavimenti e pareti. I formati speciali corredano le collezioni proposte di un apparato decorativo variegato, permettendo la creazione di contrasti grafici e accostamenti potenzialmente infiniti. L’alternanza delle superfici materiche dialoga con le sfumature dei colori, in un dinamico gioco di forme e di geometrie. 

Francesco Librizzi ha pensato e realizzato lo stand di Ali Parquets a Cersaie 2016 come un set fotografico, per presentare le molteplici sfaccettature dei preziosi legni in collezione
Mix di finiture e colori diversi realizzato grazie al nuovo progetto Elements di Ceramiche Keope, una linea di rivestimenti in gres porcellanato per interni, aperta a numerose interpretazioni e ricca di frammenti decorativi
Room di Atlas Concorde, in cui la superficie in gres porcellanato matt richiama filati pregiati e presenta una trama corposa e consistente
Textile Concrete dell’azienda Rak Ceramics – multinazionale con sede negli Emirati Arabi – è una collezione di rivestimenti in gres porcellanato smaltato che si distingue per l’innovativa texture che coniuga la forza materica del cemento, ingentilita dalle trame dei tessuti
La collezione Pætchwork, disegnata da Piero Lissoni per Cotto Thailand, si compone di piastrelle, sanitari in ceramica e rubinetteria
Marcel Wanders, collezione Eve per Bardelli Ceramiche: piastrelle in gres in pasta bianca smaltata stampata con rullo serigrafico
Collezione Blu Ponti di Ceramica Francesco De Maio. L’azienda ha ottenuto la licenza originale per la riproduzione dei 30 decori bianco e blu che Gio Ponti realizzò tra il 1960 e il 1962 per l’Hotel Parco dei Principi di Sorrento
Grazie alla stampa digitale, il progetto Urban di 14oraitaliana interpreta la ceramica attraverso piccoli elementi monocromatici di materia abrasa e logorata dal tempo
La collezione Rêve di Mirage è una superfice in gres porcellanato a effetto resina all’interno della quale si intravedono i dettagli di un lino perfettamente bilanciato con l’effetto di spatolatura
Con il marchio di alta gamma Rex Ceramiche Artistiche, Florim ha portato a Cersaie 2016 nuove declinazioni della serie I Classici di Rex, la collezione di rivestimenti in gres porcellanato colorato a tutta massa
Realizzata con la più avanzata tecnologia digitale applicata al gres porcellanato, la serie Marmoker di Casalgrande Padana interpreta la materia ceramica riproponendo le proprietà dei marmi da estrazione
<b>A sinistra:</b> con il marchio SapienStone, Iris Ceramica Group ha lanciato durante i giorni di Cersaie il nuovo brand dedicato ai top cucina. <b>A destra:</b> Powder di Marazzi, una reinterpretazione in gres porcellanato di un cemento urbano dalla superficie morbida e dalla grafica casuale, caratterizzata da sfumature e tenui aloni che esaltano l’imperfezione della materia