Inventario: 1979-2015

Attraverso oltre 100 scatti dagli anni Settanta a oggi, la mostra alla Fondazione Museo Pino Pascali ripercorre la personalissima declinazione di fotografia del paesaggio di Gianni Leone.

Il Museo Pino Pascali inaugura la programmazione del 2016 con un’antologica dedicata a Gianni Leone a cura di Rosalba Branà e Antonio Frugis in un allestimento realizzato insieme all’artista.

In alto: Gianni Leone, San Vito, 2004 (dettaglio). Sopra: Gianni Leone, Bari, 1982

Presenta lo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle. Intitolata “Inventario: 1979-2015”, la mostra ripercorre il lavoro e la vita dell’artista attraverso oltre 100 scatti realizzati dagli anni Settanta a oggi ritraendo con occhi nuovi il paesaggio urbano tra Bari e l’intero territorio pugliese. Dopo la donazione di oltre 1.000 fotografie al CSAC – Centro Studi e Archivio Documentazione dell’Università degli Studi di Parma, sarà il Museo Pino Pascali a beneficiare di una cospicua donazione da parte dell’artista.

Gianni Leone, Casa Ghirri, 2011

L’opera fotografica di Leone è centrata su una personalissima declinazione di fotografia del paesaggio interiore che integra documentazione paesistica, immagine di memoria privata, ricerca critica sul linguaggio dell’immagine, dispiegandosi in più di trent’anni di viaggi, spesso ritorni, raccontati con fotografie in bianco e nero e poi, dal 1994, a colori.

Gianni Leone, Casa Ghirri, 2011

Nato a Bari nel 1939, nella cui università ha insegnato Storia delle dottrine politiche, Leone inizia a fotografare nel 1979 nel contesto di un’intensa attività di animazione culturale: dal 1981 al 1985 dirige la galleria Spazio Immagine dove espone la prima ricerca, “Letture”, e fino al 1983 promuove gli “Incontri di Spazio Immagine”, intensi cicli di conferenze e letture, affiancati da esposizioni monografiche, di respiro nazionale e internazionale. Tra gli altri coinvolge Luigi Ghirri, Mario Cresci, Giovanni Chiaramonte – che lo invita alla collettiva “Luogo e identità della Fotografia contemporanea Europea” (1982) – e Guido Guidi. Nel 1984 cura insieme con Luigi Ghirri ed Enzo Velati, con testi di Quintavalle e un racconto di Gianni Celati, il fondamentale “Viaggio in Italia” con il volume edito da Il Quadrante di Alessandria e una mostra di oltre 300 scatti presso la Pinacoteca Provinciale di Bari.

Gianni Leone, Santa Scolastica, 1985

Il progetto ribalta completamente la visione del Bel Paese, offrendo con uno sguardo inedito luoghi marginali, abbandonati, province, spiagge solitarie, casini, angoli deserti. Ha svolto, inoltre, collaborazioni e ricerche come Fasti barocchi (sul barocco napoletano, 1984), Giardini d’Europa (1988), Ritorno al mare (1994), Nuovo Paesaggio italiano (1998), Mediterranea, Verde e Vintage (2005, 2008), e le più recenti Poi (2010) e Casa Ghirri (2011), intense riflessioni sugli spazi della perdita. Leone continua a realizzare i suoi Vaghi Paesaggi, vedute del vagabondare, della bellezza, dell'indeterminazione splendida e continuamente mutevole dall'esterno in cui, imperfettamente, ci si specchia.

Gianni Leone, Senza Titolo, da Poi, 2009


fino al 3 aprile 2016
Gianni Leone. Inventario: 1979-2015
Curatori: Rosalba Branà e Antonio Frugis
Fondazione Museo Pino Pascali
via Parco del Lauro 119, Polignano a Mare (Bari)