Ieri oggi Milano

Allo Spazio Oberdan una grande mostra racconta la città di Milano con fotografie storiche e contemporanee, provenienti dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.

Ha inizio con la mostra “Ieri oggi Milano” allo Spazio Oberdan il progetto “Dal territorio alla terra. Progetto per un museo di fotografia diffuso”, ideato dal Museo di Fotografia Contemporanea e finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso Arcus Spa, Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo.

In apertura: Valentino Petrelli, Milano, Tre ragazze partigiane, 1945, dettaglio. Qui sopra: Olivo Barbieri, site-specific, Milano 2009

Un progetto di mostre diffuse sul territorio metropolitano che, non solo sul piano geografico e logistico ma anche sul piano simbolico e strategico, intende anticipare la fisionomia e l’identità del Museo nella sua nuova accezione a rete. Il progetto si articola in quattro mostre, due al Museo di Fotografia Contemporanea e due allo Spazio Oberdan, inserite all’interno del semestre di Expo e della sua cornice tematica. Si parte con questa riflessione su Milano, comprendente fotografie di recente acquisizione, per proseguire a settembre allo Spazio Oberdan con una personale di Moira Ricci, un’artista che da tempo costruisce storie immaginarie legate al mondo contadino. Completano il progetto le due mostre in corso al Museo di Fotografia Contemporanea “Vetrinetta”, un progetto pubblico di Paolo Riolzi che si propone di raccontare una comunità attraverso gli oggetti che custodisce, e “Racconti privati”, personale di Mario Cresci che narra la cultura contadina attraverso l’analisi di interni domestici.

Moreno Gentili, La Fabbrica del Duomo, 2000

“Ieri oggi Milano” è una grande mostra dedicata alla città di Milano, composta di importanti fotografie tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.   Si tratta di un insieme di 170 fotografie e opere video che datano dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri, di più di 40 autori italiani e stranieri, che offre  un articolato scenario composto di situazioni diverse capaci di stimolare una importante riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei, il nuovo volto della città che si fa metropoli), socio-economico (la Milano operaia, le famiglie, i giovani, le donne, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema). 

Thomas Struth, Mailand, 1998

Per la varietà dei fondi fotografici indagati, il numero e l’importanza degli autori, la diversità degli approcci e degli stili (dal reportage classico, alla fotografia di architettura e paesaggio, al ritratto ambientato e di studio), oltre che dei formati e delle presentazioni, la mostra costituisce anche una concreta opportunità per il pubblico di venire a diretto contatto con decine di significative opere fotografiche appartenenti alle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: un vero e proprio incontro con il museo che è l’unico museo italiano, finanziato pubblicamente, totalmente dedicato alla fotografia.

Toni Nicolini, Gioco delle bocce, 1978
Federico Patellani, Dopoguerra, Milano 1945
Francesco Radino, Dal grattacielo Pirelli verso Porta Nuova, Milano 2014
Gabriele Basilico, Milano 2008
Gabriele Basilico, Ritratti di fabbriche, 1987–1981


dal 19 giugno al 30 agosto 2015
Ieri oggi Milano
Capolavori del Museo di Fotografia Contemporanea
a cura di Roberta Valtorta
Spazio Oberdan
viale Vittorio Veneto 2, Milano