Orologi svizzeri a cucù

Un progetto degli studenti di HEAD – Genève che sarà presentato al Musée des arts et métiers a Parigi dal 20 al 25 maggio, durante i D’Days.

Il meccanismo e la decorazione degli orologi a cucù sono emblematici del lavoro preciso e meticoloso associato all'immagine della Svizzera.

In origine, hanno evocato la piacevole semplicità di una vita rurale idealizzata in un ambiente alpino, protetto dalle vicissitudini del progresso. Sotto la direzione del designer Claudio Colucci, gli studenti di HEAD – Genève, Università di Arte e Design di Ginevra, hanno deciso di reinterpretare l'orologio a cucù, dandone una nuova interpretazione contemporanea, secondo di un principio di base: sostenere gli standard elevati del tradizionale orologio a cucù e raccontare le ore con un motivo ripetuto.

In apertura: Peeping Clock, Solkin Keizer, © HEAD – Genève, Sandra Pointet. Qui sopra: Sémaphore, Wendy Gaze, © HEAD – Genève, Sandra Pointet

Non è più un mondo idealizzato quello ritratto negli orologi a cucù del 21esimo secolo che gli studenti hanno progettato. Interpretano piuttosto le attuali preoccupazioni, pur mantenendo la nota giocosa e maliziosa caratteristica di questo custode del tempo.

A sinistra: Bird Cage Clock, Dorothée Loustalot, ©Head – SandraPointet; a destra: Marine Sergent, © HEAD – Genève, Baptiste Coulon
A sinistra: Sémaphore, Wendy Gaze, © HEAD – Genève, Sandra Pointet; a destra: CC Timer, Alexandre Burdin & Mathias Zieba © HEAD – Genève / Sandra Pointet
A sinistra e a destra: Coucou bijou, Mathilde Petit, © HEAD – Genève, Sandra Pointet


dal 20 al 25 maggio
24 Heures de la vie d'un coucou!
Musée des arts & métiers
60 Rue Réaumur
, Paris