Biddau in Triennale

La Triennale di Milano ospita la mostra fotografica “Industria” di Niccolò Biddau, un viaggio nell’industria italiana di grande suggestione.

Biddau in Triennale

Triennale di Milano ospita la mostra fotografica “Industria” di Niccolò Biddau, 30 fotografie in bianco e nero stampate in grande formato, oltre 200 fotografie proiettate e video con contributi critici tradurranno il viaggio nell’industria italiana del fotografo in un percorso per immagini di grande suggestione.

Le opere seguono un percorso tematico in cinque sezioni: L’oggetto visto da vicino e la serialità; Le persone: tecnologia estrema e manualità; 1900 vs 2000: la fabbrica contro i robot; Architetture Industriali: impianti e linee di produzione; Le forme che ritornano: il riconoscibile e l’irriconoscibile.

Biddau in Triennale
In apertura: Niccolò Biddau, Zucchetti Rubinetteria. Componenti della collezione Bellagio in fase di montaggio (dettaglio). Sopra: “Industria”, Triennale di Milano. Photo Mirella Tassetto

Le fotografie vogliono mostrare come l’industria produca non solo beni e servizi per la società ma crei anche cultura, cioè valori, attraverso le forme dei suoi impianti, il disegno del paesaggio, la complessità delle tecnologie e il fascino dei luoghi dell’innovazione. Di questa efficacia l’Italia presenta ricche testimonianze, che trovano nella qualità delle forme architettoniche degli oggetti l’immagine più diretta.

“Industria”, Triennale di Milano. Photo Mirella Tassetto

Le immagini sono scelte in modo da rappresentare la varietà delle produzioni che caratterizzano il territorio e l'eccellenza che esse sanno esprimere. Gli intensi scatti, che aiutano l'osservatore a immaginare il dietro le quinte delle industrie, lasciano sovente l'impressione di stupore per la bellezza che gli impianti industriali sono in grado di esprimere.

“Industria”, Triennale di Milano. Photo Mirella Tassetto

Per realizzare le sue fotografie Biddau lavora in analogico utilizzando una macchina di medio formato e una pellicola a bassa sensibilità. Ritiene che la plasticità delle forme, i piani e la profondità rimangano ancora largamente legati al negativo. Lavora con luce ambiente e scatta solo quando trova il punto di equilibrio ottimale. Il nero assoluto e le sfumature di grigio gli permettono di lanciare ogni volta una sfida, che a volte può rivelarsi estrema.