Workshop fotovoltaico

La domanda di energia fotovoltaica è in continua crescita: quali problemi pone su edifici antichi, siti archeologici, paesaggi storici? Se ne parla il 22 a Napoli nel workshop Fotovoltaico e preesistente, incontro pubblico nell'ambito di Energy-Med.

Lo scopo della giornata è favorire una discussione tra interlocutori che rappresentano esigenze diverse della società, legate, da una parte, alla necessità di installare fotovoltaico in misura tale da rispondere agli obiettivi energetici che gli stati europei hanno concordato e fissato; dall'altra, alla necessità di tutela delle nostre città e dei nostri paesaggi, nonché di testimonianze archeologiche nascoste e potenzialmente minacciate da modifiche ed interventi sul suolo.
L'obiettivo è costituire un gruppo di lavoro, prevalentemente italiano, che ragioni sul tema proposto, che possa redigere documenti tematici e contribuire alla ricerca di programmi di finanziamento adeguati. Si ritiene, in tal senso, che l'Italia, proprio per le sue peculiarità culturali, riflesse nelle caratteristiche del suo paesaggio e delle sue città, possa lavorare bene su un tema importante per l'intera Europa.

Si tratta, in particolare, di delineare l'ambito problematico per il ragionamento proposto, per poi lavorare alla ricerca di soluzioni tecnologiche, normative e soprattutto culturali, adeguate. La giornata di incontro pubblico che si intende proporre, quindi, è da intendersi come un primo momento di confronto in vista di ulteriori successivi sviluppi.

Un impianto fotovoltaico su un terreno agricolo

In Italia, fino al 2011, sono stati installati circa 12GW di fotovoltaico (dati GSE, 30 novembre 2011) di cui circa 5GW su edifici i restanti 7GW su terreno, per una superficie stimabile tra i 10.000 e i 20.000 ettari. Numeri che raccontano di una grande domanda di "superfici" per il fotovoltaico in un paese ricchissimo di beni archeologici, culturali e paesaggistici, che presenta la più alta concentrazione del mondo di siti riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità (per un totale di 47 siti). A fronte di questo patrimonio preesistente, costituito anche da paesaggi culturali costruiti e non, l'Italia è arrivata a essere il secondo paese in Europa per potenza fotovoltaica installata, preceduta solo dalla Germania.

In questo contesto, le diverse esigenze connesse al fotovoltaico e alle realtà preesistenti si fronteggiano: l'impiego delle rinnovabili, e del fotovoltaico in particolare, è necessario per un'evoluzione sostenibile del pianeta, ma d'altro canto si pongono spesso in contrasto con il bisogno di conservare il patrimonio culturale del paese. I tempi sono maturi per un confronto che miri a riconciliare queste due posizioni che vedono da un lato il mondo della cultura e dall'altro quello dell'innovazione e della produzione energetica, verso una visione sistemica in cui l'energia possa entrare nel dominio del progetto.

Ricercatori, professionisti e operatori di imprese del settore fotovoltaico, insieme a rappresentanti delle soprintendenze responsabili della tutela delle città e del paesaggio ne discuteranno al workshop Fotovoltaico e preesistente, nel corso di ENERGY MED, con lo scopo di proporre nuovi spunti di discussione sull'impiego del fotovoltaico nelle città e nel paesaggio anche nella direzione di una nuova idea di paesaggio "disegnato" che includa i sistemi di autoproduzione energetica.