Ad Alzano Lombardo in provincia di Bergamo, nell'edificio
dello
storico opificio di Italcementi, il 27
giugno ha aperto i battenti ALT, nuovo centro per l'arte
contemporanea
realizzato in memoria dello sciatore azzurro Fausto Radici,
grande appassionato e collezionista di arte contemporanea.
ALT è la realizzazione di
un sogno a
lungo immaginato da Radici insieme all'amico Fausto
Leggeri: la
creazione di uno spazio dedicato all'arte e alla promozione
delle
avanguardie nel territorio di Bergamo. Un sogno
che è diventato realtà,
per volontà di Elena Radici e dell'architetto Leggeri.
ALT
non indica
un divieto, un impedimento. È invece l'acronimo di
"Arte,
Lavoro, Territorio", un momento di sosta, di riflessione, un
promettente punto di partenza per una nuova avventura
nell'arte
contemporanea e nelle sperimentazioni animata dalla
genuina passione
di un collezionista operoso che, dopo quarant'anni di
ricerca e di
formazione, ha ancora voglia di divertirsi e di confrontarsi
col
nuovo. Il nuovo spazio espositivo si estende su un'area di
3.500 mq,
con una parte centrale dedicata ad attività performative e
destinata
a ospitare conferenze ed eventi. Lo spazio che si apre è
molto di più
della vetrina di una collezione originale formatasi nel corso
di una
vita e connotata da una fortissima impronta personale.
Grazie
all'attività di divulgazione e di ricerca che affiancherà la
collezione, ALT si propone come uno strumento aperto al
territorio,
aperto a presentarne le eccellenze, anche in ambiti diversi
da quelli
artistici. Un luogo aperto al pubblico, soprattutto ai
giovani, che
avranno a disposizione uno spazio specifico in cui potranno
esporre
temporaneamente i propri lavori e i propri progetti.
In occasione dell'inaugurazione, curata da Fabio Cavallucci
in
collaborazione con critici, curatori e artisti che
accompagnano da
sempre la ricerca di Tullio Leggeri, verrà aperta al
pubblico la
mostra "Una collezione trasversale. Da Duchamp a Nino
Calos, da
Cattelan a Entang Wiharso...", che
presenta una parte
cospicua della collezione Leggeri e offre un quadro delle
scelte
trasversali di questo collezionista atipico, mecenate,
produttore e
realizzatore che, dalla fine degli anni Sessanta, quando
acquistava a
rate Manzoni perché non poteva permettersi ancora
Fontana, al 2008 ha
avviato una personalissima ricerca nell'ambito delle
avanguardie,
sostenendo in particolare i giovani artisti emergenti e le
nuove
gallerie. Di fatto le incursioni di Leggeri nel territorio
dell'arte
sono spesso state sorprendenti e trasversali, guidate dallo
sguardo
lungimirante di un collezionista insaziabile e coraggioso.
ALT, nuovo centro per l'arte contemporanea
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- Elena Sommariva
- 30 giugno 2009