Se Milano si è consolidata negli ultimi anni come capitale del design (o meglio, di ogni forma di design) lo si deve anche alla pullulante attività di una molteplicità di soggetti capaci di intercettare e valorizzare le più estese sfaccettature della cultura del progetto italiana e internazionale. 

La grande attenzione di Istituto Marangoni verso l'intersezione tra i percorsi di insegnamento e i contributi poliedrici che possono provenire dai diversi mondi del design si è trasmessa col tempo a quattro generazioni di professionisti, provenienti da 107 nazioni, preparati a sperimentare la propria sensibilità e competenza nei campi più disparati, a conoscere e gestire i processi ogni tipo di processo creativo dall'inizio alla fine e secondo uno sguardo non rigidamente specialistico. 

Da tali premesse nasce anche la forte interazione con la realtà sempre più poliedrica e diramata delle Design Week di Milano: piattaforma di rappresentazione, ma anche ineludibile occasione di confronto e di raccolta di indizi e suggestioni di progetto. 

Marangoni presenta un ricco palinsesto di attività, che include installazioni, mostre e talk. Una rassegna che parte da via Cerva, la storica sede milanese dell'Istituto, attraverso una immersiva “Design Experience” dedicata ai migliori progetti degli studenti di tutti i corsi di studio, realizzata in stretta partnership con alcuni tra i principali brand del design italiano e internazionale, come Cappellini, Ceramica Flaminia, Icone Luce, Lea Ceramiche, Orsoni. A fungere da legante sia concettuale sia spaziale, il progetto di allestimento curato da Giulio Cappellini, tra i più riconosciuto scopritori di talenti del settore e brand ambassador Marangoni in tutto il mondo.

Oltre che nella sede dell'istituto nel cuore di Milano, i progetti sviluppati dagli studenti di Marangoni troveranno spazio anche negli showroom di aziende di rilievo nel proprio settore, come Ceramica Flaminia, Cappellini, Lea Ceramiche – dove verranno esposti i ricercati prototipi dei nuovi decori, studiati dagli studenti in stretta collaborazione con l’azienda – e Ceramiche Refin, con il progetto “Mimesis_Material Performances”, realizzato in collaborazione con Ooniko, nuovo brand di manifatture in vetro di alto profilo. 

Oltre che nella sede dell'istituto nel cuore di Milano, i progetti sviluppati dagli studenti di Marangoni troveranno spazio anche negli showroom di aziende di rilievo nel proprio settore, come Ceramica Flaminia, Cappellini, Lea Ceramiche – dove verranno esposti i ricercati prototipi dei nuovi decori, studiati dagli studenti in stretta collaborazione con l’azienda – e Ceramiche Refin, con il progetto “Mimesis_Material Performances”, realizzato in collaborazione con Ooniko, nuovo brand di manifatture in vetro di alto profilo.

Uno dei luoghi centrali nel progetto culturale ed espositivo per la Design Week 2019 di Marangoni sarà costituito dal quartiere compreso tra Porta Nuova e Porta Volta, noto come “IDD - Innovation Design District”. Qui l'Istituto sarà protagonista con il progetto di visual identity “IDD REFRAMED”, studiato dagli studenti e nato nell’ambito dell’iniziativa “Riconoscere il distretto con uno sguardo”, promosso da iDD in collaborazione con la School of Design.

Ricco anche il programma di incontri e conferenze. Nell’ambito del ciclo di incontri “Icon Design Talks”, presso la Fondazione Riccardo Catella, il 12 aprile alle 17.00, Mark Anderson, Director of Education di Istituto Marangoni Milano - The School of Design, converserà con Tom Dixon, designer britannico protagonista di un riconoscibile sguardo di progetto nel settore dell'arredamento, dell'illuminazione e degli accessori da interno.

La scuola è inoltre presente anche a Rho-Fiera, grande e tradizionale centro de Il Salone internazionale del Mobile, con uno spazio nel mitico Salone Satellite dedicato al “Prisma Project”. Qui, un team composto da alunni selezionati della scuola che avranno modo di esporre alcune tra le loro migliori realizzazioni di corpi illuminanti capaci di interpretare le nuove tecnologie illuminanti con un approccio fuori dagli schemi.