Quartiere dopo quartiere, designer dopo designer, Passionswege accompagna pubblico, cittadini e addetti ai lavori alla scoperta dei laboratori artigianali ancora presenti e ancora ben integrati nel tessuto urbano. Sono gli ultimi, ma in realtà non sono pochi, “è una situazione piuttosto unica”, spiega Lilli Hollein, direttrice del festival che ha ideato il format nel 2005 e che oggi lo cura con Gabriel Roland e il supporto della Camera di Commercio di Vienna. La “via delle passioni” mette in contatto piccole aziende iperspecializzate con giovani designer viennesi ed europei. I laboratori sono sempre localizzati nel quartiere del festival che cambia ogni edizione. Quest’anno è stata la volta del nono distretto, il quartiere di Alsergrund, con sei manifatture e otto tra designer e artisti. È un processo di scoperta e scambio continuo che porta a risultati inaspettati. È un formato speciale che pone domande, rivela aspetti poco noti anche agli stessi abitanti del quartiere e, di conseguenza, crea progetti che vanno ben oltre le abituali attività commerciali.