Ambienti e oggetti, quadri e sculture - una trentina e per lo più inediti - realizzati in serie o come pezzi unici da Stefano Casciani, sono i protagonisti dell’esposizione che inaugura stasera all’Associazione Jacqueline Vodoz et Bruno Danese (e fino al 31 maggio).
Progettista d’eccezione, il vicedirettore di Domus ha infatti da sempre affiancato l’attività critica e di divulgazione delle problematiche del design, arte e architettura a quella di ricerca del progetto. Ed è proprio questo secondo aspetto, il meno conosciuto, a emergere nella mostra milanese. Che racchiude diversi filoni di ricerca, piccoli e grandi “monumenti” dell’esperienza artistica e umana dell’autore: dagli esordi, ventitreenne, nella redazione di Domus sotto la guida di Alessandro Mendini, al Compasso d’Oro, guadagnato nel 2001 per la trasmissione Rai “Lezioni di Design”. Passando attraverso l’attività di designer e consulente per numerose istituzioni e aziende, come O-luce e Bticino, e le tante mostre dal 1977 a oggi.
Il risultato? Quello che si snoda tra le sette sale dell’Associazione è una sorta di diario privato, lungo un quarto di secolo, nel quale ogni progetto rappresenta un ricordo e insieme un omaggio a persone, avvenimenti e circostanze storiche e culturali.
27.3.2003 – 31.5.2003
Monuments. Oggetti e soggetti 1979-2003
Associazione Jacqueline Vodoz et Bruno Danese
via Santa Maria Fulcorina 17, Milano
T +39-02-86450921
Stefano Casciani: diario di un progettista
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- 26 marzo 2003