La storia di Marazzi inizia nel 1927 a Sassuolo, quando Filippo Marazzi trasforma una piccola bottega di spezie in una fabbrica di piastrelle. Fondata ufficialmente nel 1935, l’azienda diventa rapidamente il cuore di un distretto che ancora oggi rappresenta eccellenza e innovazione nel settore ceramico.

Negli anni ’40 e ’50, sotto la guida di Pietro Marazzi, l’azienda amplia la produzione e collabora con artisti come Venerio Martini. Gli anni ’60 segnano una svolta epocale, soprattutto grazie alla collaborazione con Gio Ponti e Alberto Rosselli e al celebre progetto della piastrella “quattro volte curva”, esposta alla Triennale di Milano. Poi, negli anni ’70, l’invenzione della monocottura rapida riduce i tempi di produzione da 24 ore a una sola, cambiando radicalmente il processo industriale e aprendo la strada a nuove sperimentazioni tra arte, moda e design.

Dopo la creazione del Crogiolo, laboratorio creativo che unisce designer, artisti e fotografi, negli anni ’90 e 2000, Marazzi diventa protagonista delle grandi opere architettoniche, con soluzioni tecniche innovative, grandi formati e superfici tridimensionali, mentre collezioni come Treverk e Soho aprono nuovi orizzonti nel gres porcellanato.

L’ingresso in Mohawk Industries nel 2013 segna un nuovo capitolo di crescita globale, con rinnovamento degli stabilimenti, nuovi showroom e ampliamento dei laboratori. Nel 2025, la storica Drogheria Roteglia viene restituita alla città di Sassuolo come spazio culturale e sala degustazioni, rinnovata con la collezione Crogiolo Terramater, in omaggio alla monocottura rapida e all’identità storica dell’azienda.

Oggi, Marazzi celebra 90 anni di storia non solo come patrimonio industriale, ma come linguaggio del design ceramico, capace di trasformare gli spazi e continuare a innovare sostenibilità, estetica e funzionalità.