United Colors of Winogrand

Il Brooklyn Museum cerca per la prima volta di mettere ordine nella poco nota produzione a colori del compulsivo fotografo statunitense.

Garry Winogrand è stato uno dei più prolifici tra i fotografi del secolo scorso, tanto che il suo lavoro viene sostanzialmente considerato ‘non finito’, in buona parte ancora da scoprire. 

Convinto infatti — almeno a giudicare dal suo modus operandi — che l’atto fotografico si esaurisse nel momento dello scatto, e non potendosi del resto permettere stampe di qualità, demandava la fase di editing e finalizzazione delle sue opere ad altre figure professionali, e delle centinaia di migliaia di fotogrammi realizzati fino alla sua prematura scomparsa, a 56 anni, molti non sono stati nemmeno sviluppati, e altri aspettano ancora di essere selezionati e catalogati.

In collaborazione con il Garry Winogrand Archive attivo presso il Center for Creative Photography di Tucson, Arizona, il Brooklyn Museum cerca ora di mettere ordine all’interno di alcuni dei materiali meno noti dell’iper–produttivo autore: le diapositive a colori. 

Celebre infatti più che altro per le sue immagini in bianco e nero, esposte tra l’altro al MoMA assieme a quelle di Lee Friedlander e Diane Arbus nell’influente New Documents del 1967, Winogrand fu tra i primi sperimentatori e sostenitori delle pellicole a colori commerciali come la Kodachrome, quando queste venivano considerate adatte giusto agli album di famiglia o al massimo prerogativa dei fotoamatori.

Garry Winogrand, Untitled (New York), circa 1965. 35mm color slide. Collection of the Center for Creative  Photography, The University of Arizona. © The Estate of Garry  Winogrand, courtesy Fraenkel Gallery, San Francisco
Garry Winogrand, Untitled (New York), circa 1965, 35mm color slide. Collection of the Center for Creative Photography, The University of Arizona. © The Estate of Garry Winogrand, courtesy Fraenkel Gallery, San Francisco

Gli anni ‘50 sono di fatto il momento in cui avanguardisti come Robert Frank e William Klein portavano la street photography nel mondo dell’arte, ma restiamo pur sempre nel campo del bianco e nero e, molto prima dell’avvento di nomi di rilievo come Stephen Shore e Mitch Epstein — che di Winogrand fu allievo —, solo Saul Leiter e William Eggleston — non a caso chiamato da Winogrand a far lezione durante i suoi corsi alla Cooper Union di New York — si potevano dire paladini del nuovo mezzo.

Ben venga dunque “Garry Winogrand: Color” che, strutturato come proiezione di 450 diapositive scelte tra le 45000 scattate tra i primi anni ’50 e il finire dei ’60, e raccolte in otto sezioni tematiche, è il primo percorso espositivo incentrato esclusivamente sulla produzione a colori del compulsivo fotografo statunitense. 

Naturalmente destinata ad ampliare il suo canone, la mostra è un’imperdibile occasione per godere di una piccola ma preziosa parte della sua vasta e ancora in gran parte inedita eredità.

Titolo:
Garry Winogrand: Color
Date di apertura:
From 3 of May to 8 of December, 2019
Luogo:
The Brooklyn Museum
Indirizzo:
200 Eastern Parkway, Brooklyn, NY

Ultimi articoli di Arte

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram