Immersi nei bagni: quattordici artisti in dialogo ai Bagni Misteriosi

Immersione libera, la collettiva che occupa i Bagni Misteriosi, è un progetto che promuove un gruppo di artisti nati tra il 1985 e il 1994.

CAMPOSTABILE, pool 2019, a sinistra Niccolò Ornaghi & Prestinari , Cionco 2019 sul fondo Zinedine, L'animale cerimoniale. Foto di  Melania Dalle Grave e Agnese Bedini per DSL Studio

Lo spazio dei Bagni Misteriosi della ex piscina Caimi collegata al Teatro Franco Parenti è decisamente affascinante. Quel misto di vecchio e nuovo, di ristrutturato e apparentemente abbandonato, con la Storia che occhieggia dagli strati di intonaco fa da sfondo a un insieme di opere di giovani artisti che allo stesso modo attraversano i diversi media e linguaggi dell’arte, pittura, con il lavoro di Marta Spagnoli la più giovane, e installazione, grandi dimensioni e piccole opere e suoni; a cui si aggiungono una serie di eventi che scandiscono l’esposizione fino alla metà di maggio. Una mostra curatissima, fin troppo.

Si nota tra i dodici artisti scelti la presenza di ben tre coppie e due collettivi. È questo un fenomeno che sebbene per nulla nuovo, si pensi alla coppia ormai storica di Gilbert & George oppure ai collettivi degli anni ’60 e ’70, è sempre più recepito anche dal mercato dell’arte. Questo “mettersi insieme” riflette un tentativo di uscita dall’autorialità, ancora più forte nel caso dei collettivi, il cui destino raramente dura nel tempo ma dà conto di processi di elaborazione del linguaggio dell’arte che incarnano un bisogno di collettività che è oggi, nuovamente, pressante.

L’installazione Sogno, sorrido, cammino, piango di Raluca Andreea Hartea, nella sala centrale, in un reale gioco di specchi che altera la percezione, dice di una relazione con i libri che si/ci trasforma. Ma le opere forse più poetiche stanno fuori dagli spazi magici. Nel seminterrato la video installazione a due canali 55, di Valentina Furian, oppone un cane che abbaia, allarmato, a una casina di campagna che brucia, genera l’ansia l’impossibilità. Così come sulla terrazza il duo Antonello Ghezzi con il lavoro Alla luna, installazione di un tapis roulant su cui i visitatori che camminano partecipano ad un processo collettivo di avvicinamento al nostro satellite, propone lo sforzo donchisciottésco di andare a piedi sulla Luna, tutti insieme.

Infine altrettanto poetica è l’opera Birdwatcher I del duo Lisa Dalfino & Sacha Kanah, un altro, invitati da Treti Galaxie, un collettivo di curatori ospiti, ancora uno, dove una strana materia di azzurri e verdi, perfettamente in sintonia con l’acqua della piscina e il cielo, è incerta tra il crescere come un lichene e il decomporsi.

In apertura: a sinistra Pool, Campostabile, 2019, a destra Cionco, Ornaghi & Prestinari, foto Melania Dalle Grave e Agnese Bedini per DSL Studio.

Mostra:
Immersione libera
Progetto di:
Marina Nissim
Curatore:
Giovanni Paolin
In collaborazione con:
Associazione Pier Lombardo, Galleria Continua e Teatro Franco Parenti
Luogo:
Bagni Misteriosi
Indirizzo:
Via Pier Lombardo, 14
Apertura:
2 Aprile-18 Maggio 2019

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