Tempo immateriale

L’artista francese Adrien Missika sfida e celebra il tempo e lo spazio in una mostra alla galleria Proyectos Monclova di Città del Messico.

Missika ritorna alla galleria per la sua seconda personale, con una mostra intitolata Aquí Allá Ahí (“Qui, là, laggiù”). Un’espressione tipica dell’intangibile modo in cui l’artista berlinese documenta il tempo e il suo trascorrere, concettualizzando i modi in cui il movimento cambia la percezione dello spazio in rapporto all’osservatore.

Ricorrendo alla linguistica viene consentita al pubblico un’interpretazione soggettiva. Más o Menos [“Più o meno”] è un installazione che presenta 12 igrometri modificati, ciascuno dei quali reca il nome di un’emozione: speranza, confusione, ansia, fiducia… Lo scambio tra misura dell’umidità e categorizzazione delle funzioni e dei processi mentali può essere interpretato come una specie di oscillazione dell’umore, che lega le fluttuazioni della personalità al cambiamento meteorologico.

La principale scultura in mostra, El espesor del tiempo [“Lo spessore del tempo”] è una scultura circolare da pavimento del diametro di quattro metri, fittamente compattata in spirali ipnotiche, fatta di circa 3.200 tegole d’argilla provenienti dalla città messicana di Puebla.

“Ho immaginato che le tegole si trasferissero in un luogo dove serviva una nuova protezione dalla pioggia”, dice Missika a proposito di quest’opera che simboleggia il passare del tempo.

“Ho immaginato la nascita delle rocce, la lava eruttata dai vulcani che si raffredda strada facendo… Milioni di anni di sedimentazione che trasformano la roccia in terreno… Fango rosso, saturo d’acqua, morbido che asciuga al sole e al vento prima di essere cotto al punto che tutte le molecole si trasformano in materia dura.”

La scultura va oltre, fino a chiedere che cosa accada quando queste tegole perdono la loro funzione di tetto, diventando materia dormiente e quindi cambiando senso. “Da esterno a interno e da sopra a sotto”, spiega l’artista.

Il tema del trascorrere del tempo è altrettanto presente in un’opera a parete che vede L’Étranger di Albert Camus collocato in un contenitore di cemento. Grazie alla conservazione di questo classico del XX secolo in un materiale a prova di fuoco e di acqua un gioiello letterario viene salvato per le generazioni future. 

Ultimi articoli di Arte

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram