Mark Cooper: Monferrato Earthscapes

A Murisengo, in provincia di Alessandria, per due weekend sarà visitabile una mostra di fotografie aeree di Mark Cooper, allestita a 90 metri sotto il livello del suolo nelle gallerie di una cava di gesso ancora attiva.

Mark Cooper, fotografo inglese che ha eletto il Monferrato a sua seconda patria, ha sorprendentemente trovato nel sottosuolo di Murisengo, paese dell'alessandrino, il luogo ideale di esposizione delle sue foto aeree: una cava di gesso, ancora operativa, ospita infatti a 90 metri sotto il livello del suolo una selezione degli innumerevoli scatti che compongono l'archivio di Cooper, da 15 anni impegnato in una ricerca appassionata di riprese zenitali del territorio esteso tra il Monferrato, le Langhe e il Roero. Due mondi opposti, quello aereo e quello sotterraneo, s'incontrano così in un rapporto di grande tensione, che valorizza entrambi, capovolgendo il normale orientamento percettivo.

Finora, difatti, il fotografo aveva ambientato le sue opere nei luoghi più tradizionalmente deputati a una mostra temporanea: i castelli, le torri, i palazzi della zona, dalle cui finestre il visitatore poteva leggere una sorta di corrispondenza o di dissonanza tra l'immagine e la realtà del paesaggio esterno.

L'occasione per pensare a un cambiamento tanto radicale dello spazio espositivo è arrivata grazie a un progetto illuminato di apertura dei luoghi di lavoro al paese—e, in generale, al pubblico—, messo a punto dai gestori dell'azienda storica Estrazione Gesso, che opera nella Cava San Pietro. Parallelamente allo sforzo di ottimizzare il ciclo produttivo applicando le più avanzate tecnologie moderne, la società di Murisengo si è posta già da alcuni anni l'obiettivo di rendere la cava un sito sostenibile. Il suo intento ambizioso, quindi, è quello di creare contemporaneamente un duplice valore: produttivo-commerciale e culturale-sociale.

"Monferrato Earthscapes"

La sostenibilità di un'attività estrattiva appare una contraddizione in termini e la società gioca ironicamente su un legame chimico, quello della formula del solfato di calcio, CaSO(4), per ricavarne le iniziali delle parole Cava Sostenibile. All'attenzione verso gli aspetti di carattere ambientale – come il controllo dell'inquinamento acustico causato dal lavoro di cava, che è coltivata con tecnica tradizionale di perforazione e brillamento tramite cariche esplosive – e paesaggistico – consentire sul soprasuolo le normali attività agricole della zona – si unisce ora anche la volontà dei responsabili della cava di valorizzare i vuoti sotterranei risultati dagli scavi di anni di estrazione. Con la mostra attuale, si avvia così un percorso di fruizione di un microcosmo rimasto finora riservato agli addetti ai lavori.

A Mark Cooper, a una prima perlustrazione per valutare la possibilità di esposizione al quinto livello ipogeo, si è presentato un paesaggio lunare, labirintico e monumentale, con grandi volte sostenute da imponenti pilastri rimasti dalla sottrazione della materia prima e lasciati a sorreggere le gallerie sovrastanti: colonne dalla superficie irregolare, che il lavoro delle ruspe ha reso delle opere scultoree.

"Monferrato Earthscapes"

Diciotto fotografie di Cooper in grande formato (2 x 1,5 m) trovano collocazione nelle ex camere di estrazione del gesso, rischiarate da un'accurata illuminazione studiata dall'artista. Proveniente dal Lake District, in Inghilterra, una regione immediatemente a sud della Scozia, dopo gli studi a Londra Cooper ha lavorato per anni come fotoreporter, soprattutto nel Nordafrica e Medioriente. Trasferitosi 20 anni fa nel Monferrato, ha trovato la sua espressione artistica più autentica nella dimensione aerea, nel sorvolo dei paesaggi naturali e di quelli antropizzati, nei quali l'uomo, assente fisicamente, è presente solo nei segni che lascia.

"Monferrato Earthscapes"

Le riprese dall'elicottero sono fatte ad altezze variabili, dai 100 ai 1.000 metri, in una verticale perfetta, in modo che non ci siano né orizzonte né altri punti di riferimento e che i soggetti risultino appiattiti: viene fatta emergere solo l'essenza del paesaggio. Ne risultano opere di arte astratta, dominate da geometrie nette – i campi arati, che Cooper definisce "i dipinti del contadino"–, da macchie chiaroscure – l'acqua di un fiume che penetra tra la sabbia delle sponde – o da linee circonvolute su un fondo di rette parallele – le tracce irregolari di un mezzo agricolo sopra un terreno preparato in precedenza.

Ci si può chiedere in che cosa risieda l'armonia che si coglie visitando la mostra, la sintonia tra i pezzi esposti e il luogo. Forse sta nell'omaggio alla memoria: della natura e del lavoro del'uomo.
Rita Capezzuto

"Monferrato Earthscapes"

Monferrato Earthscapes. Sons et Lumières sotterranee
Murisengo Underground Gallery
Cava San Pietro - PratoNuovo
Strada San Pietro 14 Murisengo (AL)
10-11 novembre e 17-18 novembre 2012
9.00-12.00; 14.00-18.00
Mark Cooper
Estrazione Gesso snc
ufficio stampa: Press Passion