Nelle ultime quindici estati, il giardino in cima al museo è stato lo scenario di sculture di Ellsworth Kelly, di Jeff Koons e nel 2010, forse la cosa più interessante, dell'installazione interattiva di Doug e Mike Starns Big Bambù. Quando ha visto i lavori di Saraceno, alla Biennale di Venezia del 2009, Anna Strauss, curatrice associata, si è convinta che "con la sua inventiva scatenata Tomás sarebbe stato l'artista ideale per creare qualcosa per questo sito".
Saraceno non è l'unico artista ad aver dedicato gli ultimi due anni della sua vita a elaborare un piano di fuga nutrito di argomenti scientifici. A poca distanza dal Metropolitan, Tom Sachs ha trasformato l'oscura caverna della piazza d'armi dell'Armory di Park Avenue in una missione cosmica verso il Pianeta rosso, fatta di compensato e nastro adesivo.