Claudia Castellucci: I Passanti

Attraverso una collezione di object trouvé, immagini e ritagli di giornale, la cofondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio offre uno sguardo intelligente, visionario e commovente su fatti di cronaca quotidiani.

I passanti, progetto di Claudia Castellucci presentato lo scorso aprile all'interno della programmazione della Live Arts Week di Bologna, è una collezione di ritagli di giornali, commenti e giudizi di immagini pescate ed estratte dal flusso quotidiano. Le figure, raccolte da riviste o quotidiani, vengono esposte e incorniciate perdendo il loro connotato narrativo e diventando opera. La sequenza di immagini de I passanti comprende fotografie di stadi e di guerra, ritratti di personaggi politici e religiosi, perfetti sconosciuti, pubblicità di abbigliamento o arredamento sottratti dall'artista dal loro contesto e dalla loro funzione primaria (informare, pubblicizzare) per essere restituiti al pubblico con rinnovato sguardo.

Quasi tutte le immagini della collezione di Claudia Castellucci vengono rielaborate attraverso un commento, un titolo, un fumetto o un disegno impresso a mano libera dall'artista sul foglio e siglato dalla formula Claudia fecit in calce. Le immagini, grazie all'intervento artistico che le manipola e rielabora, perdono lo stato di objet trouvé materializzando l'immediato attraversamento e intersezione tra queste e l'artista, la materializzazione della scelta. Fotografie potenti per la loro capacità evocativa, legate anche a un immaginario stratificato nella memoria dello spettatore, assumono connotati stranianti per la loro eccezionalità e per la loro banalità. Emblematica sotto questo punto di vista un ritaglio che inquadra la carica degli ultras allo stadio che richiama gli affollati dipinti di rappresentazioni infernali.

La mostra offre uno sguardo intelligente, visionario e commovente su fatti di cronaca quotidiani incanalati nel flusso delle informazioni riuscendo a prescindere dal carattere narrativo a cui sono legate. Scorrendo i quadri disposti su leggii di legno lo spettatore attraversa differenti toni e tonalità; differenti intensità e differenti anime prendono vita tra i passanti.
Claudia Castellucci, <i>
I passanti</i>, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la <i>Live Arts Week</i>
Claudia Castellucci, I passanti, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la Live Arts Week
In alcuni quadri è sufficiente un'epigrafe in fondo al foglio, in un altro viene materializzato e fissato un pensiero, in altri ancora si innestano addirittura dialoghi tra i modelli della pubblicità. Altre immagini, soltanto per il fatto di essere state scelte e incorniciate, sottratte dalla dimensione della cronaca, manifestano tutta la loro potenza in assenza di qualsiasi commento. La manipolazione è minima fatta di segni e parole scritte a penna, senza il passaggio a una tecnica digitale. Una parte della mostra è composta da ritagli di pubblicità. L'artista in questa sezione le affronta con uno sguardo puro, immaginandosi storie, immedesimandosi e facendosi interprete delle espressioni o solamente dei pensieri che attraversano i protagonisti modelli. Il lavoro artistico in questo caso si disinteressa di qualsiasi giudizio.
Claudia Castellucci, <i>
I passanti</i>, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la <i>Live Arts Week</i>
Claudia Castellucci, I passanti, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la Live Arts Week
La pubblicità diventa un pretesto per riflettere su altro, utilizzando i personaggi, le loro pose e le loro espressioni per animare un dialogo che parla di argomenti inaspettati: di Dio, degli infermieri specializzati per soccorrere gli anziani, della miseria. Dal semplice ritaglio, attraverso un fumetto, nascono storie nuove, pensieri e contesti invisibili. Nella pubblicità di Replay, ad esempio, all'interno della composizione trovano spazio riflessioni esistenziali, angosce riguardo al lavoro, vi è persino il riconoscimento di un Platone nel gruppo. Nella pubblicità di abbigliamento sportivo (FILA) invece viene interpretato il pensiero di tre ragazzi ritratti in pose piuttosto scomposte e innaturali probabilmente derivate da un fotoritocco piuttosto spinto. Dicono: "Cerchiamo di divertirci come possiamo, abbiamo tutti e tre lesioni alle vertebre". Non è presente nei quadri di Claudia Castellucci una volontà di criticare il paradosso o l'irrealtà di alcune scelte pubblicitarie, non si tratta di un approccio dissacrante e ironico vi è una radicale volontà a lasciarsi attraversare da i passanti. La ricerca artistica è tutta concentrata sulle figure, sulla composizione e sulla dinamica interna all'immagine. La tensione tra Claudia Castellucci e i suoi ritagli è manifesta in un commento a proposito di uno dei tre volti di Putin qui collezionati "Come affrontare il segreto di questo volto?..."
La pubblicità diventa un pretesto per riflettere su altro, utilizzando i personaggi, le loro pose e le loro espressioni per animare un dialogo che parla di argomenti inaspettati.
Claudia Castellucci, <i>
I passanti</i>, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la <i>Live Arts Week</i>
Claudia Castellucci, I passanti, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la Live Arts Week
Alcuni ritagli sono particolarmente potenti e commoventi. Ritraggono persone arrestate o soldati, folle che manifestano tutta la loro fragilità, guardano fisso fuori dal foglio. Richiamano e pretendono, forse per la prima volta, un rapporto personale con il pubblico. Sono soldati palestinesi che pensano "Finirà" , sono i volti di Putin che dicono "Ho ucciso". I passanti portati dalla mostra di Claudia Castellucci sono figure che emergono o sprofondano da un indifferenziato flusso, immagini che, rispetto ad altre che passano superficialmente,precipitano in maniera abissale.
Claudia Castellucci, <i>
I passanti</i>, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la <i>Live Arts Week</i>
Claudia Castellucci, I passanti, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la Live Arts Week
Claudia Castellucci, <i>
I passanti</i>, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la <i>Live Arts Week</i>
Claudia Castellucci, I passanti, in mostra allo Spazio Carbonesi di Bologna durante la Live Arts Week

Ultimi articoli di Arte

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram