Renata Lucas: spazi girevoli

Con interventi architettonici minimi, concepiti per la mostra da poco conclusa al KW Institute for Contemporary Art di Berlino, l'artista brasiliana altera in maniera impercettibile la nostra percezione dei luoghi.

"L'architettura è il corpo di un luogo: ne indirizzo l'uso, i percorsi possibili, il flusso da cui passeranno le informazioni, la luce, l'aria e la comunicazione: essa metabolizza ciò che vi succede."
Renata Lucas(1)

L'aderenza al sito e gli interventi architettonici costituiscono il nucleo dell'opera dell'artista brasiliana Renata Lucas. I suoi interventi consistono prevalentemente in spostamenti architettonici minimi che giocano sulla percezione in modo che vi si può quasi passare accanto senza nemmeno notarli.

Questi interventi architettonici, costruiti in loco oppure nello spazio pubblico e quindi integrati nella vita quotidiana, si fondano per funzionare al loro pieno potenziale su una componente di partecipazione nell'esperienza globale.

L'opera dell'artista, intrinsecamente riferita alle specificità del sito e alla sua storia, è spesso in grado di creare comunicazione tra due differenti tipi di spazio, come l'interno e l'esterno. Per esempio: si superano confini, si scavano buchi, si tagliano muri.

Nella sua nuova opera Kunst-Werke, 2010 (Cabeça e cauda de cavalo), Renata Lucas ha realizzato due interventi al KW Institute for Contemporary Art di Berlino: nel primo ricolloca un marciapiede e nel secondo ritaglia un cerchio nel pavimento. La posizione del marciapiede e della soglia d'ingresso sulla fronte del cortile centrale è stata spostata del 7,5 per cento (vedi le immagini). All'interno dello spazio espositivo l'artista ha ritagliato un secondo cerchio nel pavimento, intersecato a metà dalla posizione della parete. Questo pavimento diventa una superficie girevole circolare su cui i visitatori possono camminare tra l'interno e l'esterno. I territori si incrociano (vedi le immagini).

Anche se i suoi processi costruttivi possono talvolta presentare considerevoli difficoltà pratiche, i suoi interventi dimostrano un notevole grado di acutezza. Afferma l'artista a proposito della sua opera che essa trasforma lo sfondo in protagonista, che divide il mondo in due insiemi: "[...] la natura è il dato: il paesaggio, la situazione architettonica, urbanistica del luogo in questione; è qui che intervengo. La narrazione è il mio intervento [...]".(2)
Angelique Campens


(1). Adriano Pedrosa, Intervista a Renata Lucas, Los Angeles, The California Institute of the Arts (RED CAT), 2007, p. 54.
(2). Ibid.
Renata Lucas, 
<i>Kunst-Werke, 2010 (Cabeça e cauda de cavalo)</i> Installation view 
KW Institute for Cotemporary Art. Foto Uwe Walter.
Per gentile concessione dell'artista
Renata Lucas, Kunst-Werke, 2010 (Cabeça e cauda de cavalo) Installation view KW Institute for Cotemporary Art. Foto Uwe Walter. Per gentile concessione dell'artista
Renata Lucas, 
<i>Kunst-Werke, 2010 (Cabeça e cauda de cavalo)</i> Installation view 
KW Institute for Cotemporary Art. Photo Daniel Steegman. Per gentile concessione dell'artista
Renata Lucas, Kunst-Werke, 2010 (Cabeça e cauda de cavalo) Installation view KW Institute for Cotemporary Art. Photo Daniel Steegman. Per gentile concessione dell'artista

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