Premiato come miglior documentario al Torino Film Festival nel 2004, il primo episodio, Aral. Fishing in an invisible sea, è lo straordinario racconto della vita di tre generazioni di pescatori sull'Aral, nel cuore dell'Asia Centrale, uno dei più grandi disastri ecologici del pianeta, che un tempo era il lago salato più grande del mondo e che oggi si sta trasformando in un'immensa distesa di sabbia.
Solitude at the end of the world, film risultato della sua ricerca in Patagonia, dove pochi uomini vivono trascorrendo mesi interi in solitudine e totale isolamento in uno degli ambienti più ostili della terra. La trilogia di film, dedicata di fatto alle condizioni ambientali del pianeta, si è chiusa con il più recente progetto sulla Chukotka, Siberia, la parte più settentrionale della Russia, minacciata da progetti di grandi insediamenti industriali, Hunters since the beginning of time è la testimonianza di una comunità di cacciatori di balene e della loro lotta per la sopravvivenza preservando tradizioni e rituali millenari.
Attualmente Casas sta lavorando a un film sul cimitero degli elefanti al confine tra India e Nepal. ES
