"Cercavamo qualcuno che fosse in grado di riempire e reggere il dialogo con uno spazio di dimensioni tanto imponenti", continua il curatore. E, addentrandosi nelle viscere del palazzo, si scopre perché. Superate una decina tra installazioni video e sculture di grandi dimensioni, "maschere" iper-realistiche in silicone colorato incuranti delle tubazioni a vista che passano attraverso i muri in cemento, si arriva al cuore del percorso, l'immensa Pig Island annunciata fin dall'ingresso. È la prima volta che la scultura lascia lo studio di Los Angeles. Trasportata a Milano in diversi container, poi calati all'interno del palazzo attraverso un lucernario del cortile scoperchiato, è stata smontata e poi rimontata tale e quale, in modo assolutamente maniacale. "Perfino la polvere", precisa il curatore, "è stata rimessa esattamente dov'era". Su una decina di piedestalli di polistirolo c'è spazio per Bush e Angelina Jolie, un grande maiale (che sembra respirare e si muove) e una batteria, oltre a scatolette, lattine e confezioni vuote disseminate ovunque, in una sorta di disordinato e dissacrante after party del mito americano.
Con questa mostra, la Fondazione prosegue la sua vocazione culturale "nomade": dieci anni alla riscoperta di spazi cittadini tanto eccezionali quanto ignorati (e documentati nella bella pubblicazione "A chi serve la luna?" da poco pubblicata per i tipi di Hatje Cantz). Dopo l'Istituto dei Ciechi (Urs Fischer), i Vecchi Magazzini della Stazione di Porta Genova (Paola Pivi), la Sala Reale della Stazione Centrale (John Bock), Palazzo Litta (Peter Fischli e David Weiss) e Palazzo Dugnani (Tacita Dean), per il pubblico – milanese e non – è l'occasione di scoprire con la lente d'ingrandimento dell'arte contemporanea un altro luogo cittadino dimenticato o poco accessibile. L'universo "carnascialesco" di McCarthy si mescola con il grande incompiuto di James Stirling, incaricato di progettare i nuovi spazi espositivi, un caffè e una biblioteca per quella che avrebbe dovuto essere la "Grande Brera", il progetto avviato negli anni Settanta. Abbandonato e mai concluso, dopo trent'anni, Palazzo Citterio sembra dunque prossimo a fare parlare di nuovo di sé. Elena Sommariva
21.5.2010 – 4.7.2010
Paul McCarthy. Pig Island
Palazzo Citterio, via Brera 14, Milano
