Le Corbusier ha studiato per Marsiglia le traiettorie paraboliche del sole al solstizio e all'equinozio e ne ha integrato i risultati non solo nel principio del brise-soleil, ma ha considerato questo punto di vista per l'intera struttura del complesso per ottenere la soluzione più efficiente della luce.
Il video qui descritto e l'installazione (di cui le immagini sono un'anteprima) saranno strutturati in quattro episodi tesi a esplorare gli effetti che il riverbero del sole e delle ombre producono sull'edificio, su superfici, corridoi, finestre e scale proprio nei giorni dei solstizi e degli equinozi, anticipando i risultati di Le Corbusier sulla situazione di luce ideale e dando inoltre comprensione visiva delle sue idee e delle sue strutture. Il prossimo equinozio sarà il 20 marzo 2010 e il prossimo solstizio il 21 giugno 2010, il mentre il primo episodio è stato girato il giorno dell'equinozio d'autunno 2009.
Un evento speciale, una luna blu sorgerà quest'anno il 31 di dicembre. La maggior parte degli anni vede dodici lune piene, ma oltre ai dodici cicli lunari ogni calendario contiene un surplus di circa undici giorni. L'accumulo dei giorni rimanenti crea una luna piena in più ogni due o tre anni. (...) Il 1° gennaio 2010 la luna sarà al perigeo (il punto in cui si trova più vicina alla Terra) il che accrescerà in questa data la sua influenza e di conseguenza lascerà notevoli tracce di luce sull'edificio di Marsiglia.
Se nelle mie intenzioni iniziali c'era l'idea di strutturare il film dopo i solstizi e gli equinozi in 4 episodi girati nei rispettivi giorni, il tutto si è invece trasformato nell'idea di rappresentare sia l'influenza del sole che quella della luna. Siccome l'apparire della luna blu avverrà pochi giorni dopo il solstizio d'inverno, ho intenzione di sostituire l'episodio del 21 dicembre (solstizio d'inverno) con un girato del 31 dicembre con la luna blu al perigeo.
Rapporto tra il corpo e la struttura architettonica / elementi
Le Corbusier sviluppò il Modulor come una misura armonica a scala umana applicabile universalmente all'architettura e alla meccanica (come l'uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci inserito in un quadrato e suddiviso dalle leggi della sezione aurea o le unità più piccole generate dalla sequenza di Fibonacci).
La scala del Modulor aspirava a introdurre una proporzione armoniosa di tutto: dai dettagli, le altezze e le ampiezze degli spazi della città, agli standard industriali. È interessante notare che Le Corbusier amava ignorare la sua unità di misura armonica se non serviva ai suoi fini o entrava in contraddizione con la proporzione che il suo occhio gli suggeriva.
Il Modulor fonde un'ossessione purista basata sulla bellezza e sull'equilibro assoluto delle misure con l'idea di architettura come un microcosmo di leggi naturali disciplinato da regole e calcoli.
Il corpo è sempre presente nei miei film e nelle mie performance; per questo lavoro ho sostituito il corpo reale con un elemento più astratto in consonanza con questo geometrico, semplice, ma allo stesso tempo complesso edificio, ricco di equilibri delicati. Ho così inserito un metro di legno, composto di diverse misurazioni del mio corpo, ad esempio, altezza, lunghezza dal gomito alla punta delle dita, dal ginocchio ai piedi, nel contesto architettonico con l'intento di giustapporre la mia personalissima sezione aurea con l'elaborato Modulor e collocarlo attorno all'edificio come un simbolo della mia presenza assente per stimolare lo studio del rapporto tra architettura e corpo.
Catalina Niculescu (Bucarest, 1978) vive e lavora a Londra. La sua pratica si muove tra la performance e la documentazione, tra il diretto e il mediato. Apparentemente impulsive, le risposte dei luoghi che incontra danno vita a una serie di interferenze tra architettura e strutture urbane, registrate e raramente modificate per creare enigmatici eventi traducibili in film, video e fotografia.














