Alla costruzione, su progetto dell'artista, hanno partecipato parenti, amici, vicini. Le galline già abitano nel suo interno, integralmente dipinto di blu. L'esterno, invece, è in legno grezzo: è alto svariati metri ed è a forma di shuttle, di razzo spaziale. La sua punta si scorge da lontano quando ci si avvicina.
L'idea del razzo spaziale è nata da una conversazione di Petrit con sua sorella Blerina, pubblicata su Gagarin dello scorso settembre. Le chiedeva spiegazioni su quello che accadeva quando lui non c'era, le chiedeva garanzie sul fatto che nulla sarebbe cambiato. Le chiedeva un modo di annullare la distanza. "Se solo", le dice poi lui d'improvviso, "se solo riuscissimo a essere liberi un giorno – se avessimo il coraggio di prendere del legno e costruirci un razzo spaziale…" La conversazione di Halilaj prosegue. "L'unica cosa che desidero è essere lì per voi – non dimenticarvi – ma voi non dovete cambiare neppure un dettaglio della vostra vita".
Nelle immagini: il video proiettato alla Chert Gallery di Berlino They are Lucky to be Bourgeois Hens II, Kosovo, 2009 (video: 2'58").
