Tre città per una mostra

Un’opera a quattro mani declinata secondo gli spazi offerti da tre diverse città: Como, Milano e Brescia. Quella ospitata dalla Casa del Fascio di Como e dalle gallerie Francesca Minini di Milano e Massimo Minini di Brescia è una collaborazione inedita e originale, una sorta di dialogo generazionale, tra l’artista francese Daniel Buren (Parigi 1938) e il belga Jan De Cock (Bruxelles 1976), alla sua prima personale in Italia.

Un’opera a quattro mani declinata secondo gli spazi offerti da tre diverse città: Como, Milano e Brescia. Quella ospitata dalla Casa del Fascio di Como e dalle gallerie Francesca Minini di Milano e Massimo Minini di Brescia è una collaborazione inedita e originale, una sorta di dialogo generazionale, tra l’artista francese Daniel Buren (Parigi 1938) e il belga Jan De Cock (Bruxelles 1976), alla sua prima personale in Italia.

Denkmal 4 (in italiano, ‘monumento’) è il titolo dell’opera site-specific di De Cock. È un omaggio alla Casa del Fascio di Giuseppe Terragni che, per dieci giorni lo scorso ottobre, è stata trasformata dalle scultoree scatole in legno del giovane artista belga, rivisitate dal maestro francese che vi ha aggiunto le caratteristiche strisce verticali bianche larghe 7.8 centimetri, sua inconfondibile cifra stilistica. E.S.

http://www.galleriaminini.it

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