Due moduli espressivi lontani, così come i percorsi artistici dei due artisti, ma una sensibilità affine, una stessa attenzione a quello che trapela dal corpo. Corrado Levi e Rosamaria Rinaldi raccontano, ognuno a suo modo, qualcosa di noi.
I denti di Levi, denti veri comprati ai mercati marocchini dove si vendono per usi curativi e forse anche magici, diventano i protagonisti di quadri realizzati con materiali eterogenei: legno, copertoni di auto, fogli di carta… Acquistano una vita artistica inaspettata e un nuovo respiro, e raccontano allo stesso tempo qualcosa della civiltà antica dalla quale provengono.
Le figure metafisiche di Rosamaria appartengono a una dimensione onirica, sganciata da quella terrena ma ad essa collegata per altre vie, non poggiano mai i piedi a terra ma librano in un ideale cielo fatto di colori: rosa, arancio, bianco, blu. Viaggiano in una dimensione spazio-temporale indefinita e ci traportano nelle nostre visioni.
In fondo, le opere dei due artisti parlano entrambe di “altrove”: quello di un Marocco magico che non si trova sulle carte geografiche e quello dei cieli della fantasia e dell’inconscio che percorriamo tutti.
Fino a 11.11.2006
Corpi d’altrove e denti dal Marocco
Galleria Ermanno Tedeschi
via Santa Marta 15, Milano
