Anthony Caro: contaminazioni tra scultura e architettura

In occasione dell’ottantesimo compleanno di Sir Anthony Caro (New Malden, 1924), la Tate Britain gli dedica una retrospettiva che ne approfondisce ricerca e temi in una sequenza puntuale e completa. Il progetto dei curatori parte dalle prime forme figurative degli anni Cinquanta, elaborate durante l’apprendistato presso Henry Moore, per poi arrivare ad un assemblaggio scultoreo completamente astratto e spaziale.

Dai lavori in acciaio, gli Steel, ai pezzi in bronzo, legno, fino alle più recenti Sculpitecture nelle quali scultura e architettura si contaminano a vicenda, e ai progetti di architettura pubblica (con Foster per il Millennium Bridge di Londra), l’attenzione di Caro è sempre stata rivolta all’estensione spaziale dell’oggetto scultoreo, collocato nello spazio reale e senza piedistallo. In parallelo, l’artista britannico ha sempre lavorato sulla relazione con le persone che, muovendosi all’interno della sua opera, interagiscono direttamente con il manufatto scultoreo. Diventando così, nel riflesso o nel movimento stesso, parte del processo artistico. F.C.

25.1.2005-17.4.2005
Anthony Caro
Tate Britain, Millbank, London 
T +44-20-7887-8000
http://www.tate.org.uk

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