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Othoniel e Moriyama alla Fondazione Cartier
Coppia d’assi per la parigina Fondation Cartier, dove stasera (e fino all’11 gennaio) aprono i battenti due esposizioni diverse. A legarle, non c’è nessun filo rosso, nessun contenuto o obiettivo sotteso, nemmeno per quanto riguarda i loro autori: un giovane scultore europeo e un affermato fotografo giapponese, testimone dei radicali cambiamenti avvenuti nel suo paese dal dopoguerra a oggi.
Il primo scenario è quello di cristallo, fragile e prezioso, progettato da Jean-Michel Othoniel (parigino classe 1964). Il suo “Crystal Palace” – un gigantesco letto a baldacchino fatto interamente di vetro di Murano e gioielli di perle barocchi – monopolizzerà e trasformerà lo spazio della fondazione instaurando un interessante dialogo con l’edificio di vetro di Nouvel, che è la fonte di ispirazione dalla quale nasce la spettacolare scultura di Othoniel.
Al piano superiore, invece, ci sono i 220 scatti di Daido Moriyama (nato a Osaka nel 1938), uno dei maggiori fotografi del Sol Levante. Quello che presenta è un inedito Giappone in bianco e nero, dagli anni Sessanta a oggi.
fino a 11.1.2004 Othoniel Crystal Palace + Daido Moriyama Fondation Cartier 261, boulevard Raspail, Parigi T +33-0142185650 http://www.fondation.cartier.fr
Daido Moriyama, Rose, Shibuya, Tokyo, 1984. Dittico (in basso). Gelatin silver print, 21 x 29 cm. Dalle serie Lettre à Saint-Lou. Per gentile concessione Daido Moriyama e Taka Ishii Gallery
Daido Moriyama, Osaka, 1996. Gelatin silver print, 150 x 100 cm Dalla serie Hysteric n° 8. Per gentile concessione Daido Moriyama e Taka Ishii Gallery