Il concetto di cover – ovvero la pratica, diffusa nella musica contemporanea, di creare una versione alternativa di un brano noto – è il filo rosso che lega le opere di una quarantina di artisti in mostra a Piacenza, negli spazi della ex centrale elettrica Emilia, restituita al pubblico come Officina della Luce.

Una modalità, quella della cover, che dalla musica si è estesa ad altri ambiti: dalla moda al cinema, dal design alla poesia. Fino, come sottolinea il curatore Marco Senaldi, all’arte contemporanea. Tra turbine e caldaie, gli artisti propongono le loro rielaborazioni, alcune create ad hoc per l’esposizione. Ci sono versioni alternative di famose opere del passato (come il “Giovane che guarda Lorenzo Lotto” dipinto da Giulio Paolini nel 1967, cover del “Ritratto di giovane” di Lorenzo Lotto del 1505; o, ancora, l’interpretazione di Frida Kahlo firmata dal giapponese Yasumasa Morimura), di oggetti (come le automobili da sogno fatte realizzare da Tobias Rehberger, grazie all’abilità di alcuni artigiani thailandesi), ma anche di pellicole (come la versione alternativa del film “Legami” di Almodovar reinterpretato daVincenzo Cabiati e Armin Linke), e fino al remix dei “Rotoreliefs” di Duchamp ad opera del musicista dj Spooky.

Per l’inaugurazione, il 10 maggio, gli Stereoelectric Sound System eseguiranno una colonna sonora a base di sole cover, mentre gli scrittori Raul Montanari, Aldo Nove e Tiziano Scarpa proporranno un reading di poesie tratte dal loro libro “Nelle galassie oggi come oggi”.

11.5.2003 - 29.6.2003
Cover Theory
Officina della Luce, ex centrale Emilia
via Nino Bixio 27, Piacenza
T +39-0523-609730
https://www.coversproject.com