Potrebbe esserci la firma di Giotto negli affreschi della Cappella degli Scrovegni di Padova: non una firma autografa, ma un’impronta digitale. Lo ha rivelato il direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro, Giuseppe Basile, in occasione della presentazione del volume “Giotto: volti e mani della Cappella degli Scrovegni” di Lorenzo Cappellini e Ronald Recht. Un fatto eccezionale, considerato che non esiste nessun altro esempio in tutto il ciclo pittorico o in differenti cicli importanti in cui i restauratori abbiano rilevato un fatto simile. Di questo e di altri temi si occuperà il convegno internazionale dedicato a “Giotto e la Cappella Scrovegni dopo i recenti restauri”, in programma il 21, 22 e 23 novembre nell’Abbazia di Santa Giustina a Padova, convegno che conclude il progetto di comunicazione su Giotto per il 2002.
Sotto i riflettori di questa tre giorni su Giotto ci saranno dunque le raffinate tecniche pittoriche usate dal maestro analizzate con le metodologie e le tecniche scientifiche più avanzate proprio in occasione dei recenti restauri. Che hanno consentito di appurare, per esempio, come Giotto non abbia usato polvere di marmo nell’intonaco e come quindi la sua compattezza sia il frutto di una tecnica di lavorazione mediante battitura e lisciatura della malta, tanto che vi si possono leggere i segni degli strumenti di lavoro e persino le impronte dei polpastrelli.
Padova proporrà anche una sorta di excursus a 360° su tutto il percorso pittorico murale di Giotto, dai cicli di Assisi, a quelli di Padova fino alle opere estreme. Infine, verranno analizzati i soggiorni napoletani e milanesi del maestro, attraverso documenti d’archivio, indagini di carattere storico e le scarse tracce rimaste, per lo più indirette.
21-23.11.2002
Giotto e la Cappella Scrovegni dopo i recenti restauri
Basilica di S. Giustina, Aula Magna
Via Giuseppe Ferrari, 2/A, Padova
Cappella degli Scrovegni
Piazza Eremitani 8, Padova
T +39-049-8204550-8204551
https://www.giottoagliscrovegni.it/
I segreti di Giotto protagonisti a Padova
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- 21 novembre 2002