Filamenti di chewing-gum, bicchieri di plastica, zollette di zucchero, pastiglie di aspirina e pasta dentifricia si trasformano in qualcosa di inaspettato e insospettabile… basta cambiare il punto di vista. Ecco quindi come i bicchieri di plastica diventano una colonna colorata, una pastiglia di aspirina la superficie per intagliare un minuscolo autoritratto, il dentifricio lo strato di colore usato per dipingere una parete monocroma; le zollette di zucchero sono i “mattoni” per costruire una figura alta oltre un metro, o ancora il filamento di chewing-gum è un’opera astratta che si innalza dal pavimento al soffitto.
Sono una trentina le opere in mostra – realizzate da Friedman dal 1989 ad oggi – di cui dieci sono state concepite appositamente per Prada. Gli ingredienti di questa mimesi dell’oggetto sono la pazienza, oltre alla mania ossessiva e alla meticolosità nel concepire strutture elaborate e complicatissime con semplici oggetti. Ma anche ironia, per mettere in atto una sfida senza limiti che ha portato Friedman a ricostruire persino la geometria di un fiocco di neve… servendosi di oltre 30mila stuzzicadenti.
In occasione della mostra viene realizzata una pubblicazione in due volumi, edita dalla Fondazione Prada, che comprende un libro d’artista e il catalogo dell’esposizione.
fino a 15.12.2002
Tom Friedman
Fondazione Prada
via Fogazzaro 36, Milano
T +39-02-55028498
F +39-02-54670258
http://www.fondazioneprada.org
e-mail: info@fondazioneprada.org
